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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Vinzaglio / Via Roma, 21

De Grandis: "Anche a Vinzaglio una via dedicata a Falone e Borsellino"

Da poco entrato in consiglio comunale a Vinzaglio, tra i banchi della minoranza, Ivan De Grandis (Pdl) lancia l'idea di intestare una via ai giudici Falcone e Borsellino "vittime di vergognosi attentati mafiosi"

In occasione del 21° anniversario della morte di Paolo Borsellino, magistrato siciliano ucciso a Palermo per mano della mafia, Ivan De Grandis, consigliere comunale di Vinzaglio e coordinatore provinciale della “Giovane Italia”, movimento giovanile del Popolo della Libertà, ha presentato una mozione per dedicare una via del comune di Vinzaglio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vittime dei vergognosi attentati mafiosi.

Spero che la proposta presentata – spiega De Grandis - sia ben accolta dalla maggioranza in quanto porre l’accento sul tema delle mafie vuole significare un impegno nostro come amministratori e di tutta la comunità a difesa della legalità sul territorio, dal comune più piccolo alle grandi città. Deve essere un fatto di peso culturale e sociale intitolare una via ai magistrati Falcone e Borsellino e che in quella via venga posta una targa che riporti integralmente i nomi di tutte le vittime delle due stragi. Oltre ai due magistrati eroi persero la vita con Paolo Borsellino gli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, mentre a Capaci pochi mesi prima insieme a Giovanni Falcone morirono anche la moglie Emanuela Morbillo, e gli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montanaro.

Questa - continua De Grandis - non è una proposta di una parte politica, ma bensì la proposta di tutte le persone oneste che in tutta Italia non si arrendono e lottano ogni giorno a tutti i livelli per diffondere la cultura della legalità e della trasparenza nell’amministrazione. Il fenomeno mafioso che investe i nostri Comuni ne penalizza lo sviluppo dal punto di vista sociale, economico e culturale. Ci vuole una presa di posizione chiara da parte di chi amministra la cosa pubblica. Occorre dare un segnale concreto di impegno nella lotta e contrasto alla criminalità organizzata in tutte le sue forme e su tutto il territorio nazionale, soprattutto in un momento come quello attuale in cui anche un famoso giocatore di calcio come Fabrizio Miccoli ha riaperto le ferite di un’isola come la Sicilia e di una città come Palermo poiché, secondo quanto reso noto dalle intercettazioni della Procura della Repubblica di Palermo, al telefono con il figlio di un boss cantava “quel fango di Falcone". Già alcuni giorni fa avevo proposto pubblicamente a chi si era preso la briga di presentare un’interrogazione parlamentare per il saluto romano, già punito peraltro in terra greca, del ventenne neo acquisto del Novara Katidis, di presentare anche un’interrogazione per i fatti vergognosi che riguardano Miccoli, non più ventenne, non in Grecia ma in Italia. Ovviamente la proposta è rimasta inascoltata ma spero che qualcun altro si prenda il caso a cuore. Nel frattempo sarò lieto di vedere, sul mio territorio, “Via Falcone e Borsellino” Eroi Italiani.

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