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Cronaca

Frode fiscale da 600mila euro: nei guai una società di pulizie

Indagine delle Fiamme Gialle novaresi. Tre le persone denunciate

Emettevano fatture false per frodare il Fisco, ma sono stati scoperti dalle Fiamme Gialle novaresi. A finire nei guai, i responsabili di una società di pulizie.

I finanzieri hanno scoperto la frode nel corso di una verifica nei confronti della società, che è stata individuata nell'ambito di un'ulteriore attività investigativa che ha portato alla luce diverse imprese che, nel tempo, hanno emesso fatture false senza presentare le prescritte dichiarazioni dei redditi.

In particolare, due ditte individuali, nel corso di pochi anni, hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per diversi milioni di euro nonostante fossero prive di una idonea struttura operativa (uffici/depositi, attrezzature e dipendenti). 

Nel corso degli accertamenti, è inoltre emerso che la società di pulizie, al fine di dare una parvenza di legalità alle operazioni, liquidava le fatture fasulle con assegni bancari e/o bonifici. Successivamente tali provviste di denaro venivano prelevate allo sportello dal finto fornitore per essere restituite all’utilizzatrice dei falsi documenti fiscali. 

"Il raffronto analitico della contabilità della società verificata con quella delle imprese "cartiere" - commentano dal Comando provinciale della Guardia di Finanza - ha permesso di quantificare il suo reale volume d’affari, fraudolentemente diminuito mediante l’utilizzo delle false fatture, e di procedere al recupero di una base imponibile per complessivi 555.220 euro ai fini delle imposte dirette e 112.953 euro di Iva".

Al temine delle indagini di polizia tributaria, i tre responsabili della frode fiscale sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara. Nei loro confronti è stata anche formulata una proposta di sequestro per equivalente finalizzato alla confisca del profitto relativo al mancato pagamento delle tasse dovute.

"Tale intervento - concludono dal Comando di piazza del Popolo - si inserisce in una più ampia strategia del Corpo finalizzata a contrastare gli effetti negativi dell’evasione che si riverberano sull’economia, sulla concorrenza leale tra le imprese e sulle risorse economiche dello Stato, accrescendo il carico fiscale per i cittadini onesti".

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