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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Sant'Andrea

Fsi Novara: i lavoratori del Maggiore sono allo collasso

Ancora oggi la dotazione organica, in molte strutture, non consente di garantire le presenze previste e non solo quelle del contingente minimo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

In questi giorni è circolata la notizia che il Maggiore è al collasso per la grave situazione di organico. La Federazione Sindacati Indipendenti ha sollevato l'obiezione che le condizioni non sono tanto dovute alla carenza di organico, piuttosto alla incapacità della dirigenza delle professioni sanitarie di far fronte alla complessità organizzativa.

Diverse strutture assistenziali hanno l'organico al di sotto dei minimi del contingente. Ad aggravare la situazione su più versanti è l'incapacità di organizzare le presenze in relazione alla distribuzione dei carichi di lavoro. Nell'aprile del 2015 la Fsi ha inviato una segnalazione al direttore generale, dr Minola, sulle gravi criticità che i lavoratori denunciavano alle organizzazioni sindacali. Condizioni allora, come ora, che non permettevano di garantire un'adeguata assistenza sanitaria ai pazienti, e un considerevole squilibrio nella distribuzione dei carichi di lavoro. L'accento era posto persino sull'aumentato pericolo, secondario all'eccessivo carico di lavoro, per il personale infermieristico. Aggravato dall'istaurarsi di una confusione di ruoli e competenze, che potevano coagularsi in un demansionamento per gli infermieri e in un "rischio" di abuso di professione infermieristica per gli Oss.

I lavoratori del Maggiore, con ogni mezzo, hanno cercato di attirare l'attenzione delle parti sociali sull'omesso riconoscimento degli istituti contrattuali da parte dei vertici aziendali preposti. Certamente come risposta necessaria alla cronica "carenza di personale" si è avuto un continuo rientro dai riposi che ha generato due effetti: l'aumento delle ore lavorate e mai "recuperabili" o "monetizzabili" e la non garanzia di un adeguato recupero psico-fisico.

In alcune casi le segnalazioni sono state inoltrate al Collegio Ipasvi della provincia di Novara e Vco, in quanto la situazione organizzativa portava obbligatoriamente gli infermieri a compensare cronicamente carenze e disservizi, con il rischio di limitare la qualità delle cure, dell'assistenza e del decoro professionale.

Ancora oggi la dotazione organica, in molte strutture, non consente di garantire le presenze previste e non solo quelle del contingente minimo.

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