Novara, 67enne muore in ospedale dopo un incidente: la Procura apre un'inchiesta

La Procura di Novara ha aperto un fascicolo d'inchiesta sulla morte di Fulvio Ferrari, 67enne ex campione di pallanuoto e dipendente comunale da poco in pensione morto il 3 marzo scorso all'ospedale Maggiore di Novara, dove era stato ricoverato dopo un incidente stradale avvenuto a fine 2023.

Ad annunciarlo, in una nota stampa, è lo Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella tutela dei diritti dei cittadini, a cui la moglie del 67enne si è rivolta per avere assistenza legale e con cui ha presentato un esposto ai carabinieri, "chiedendo all'autorità giudiziaria di disporre gli opportuni accertamenti per chiarire le esatte cause del decesso".

"Una richiesta - spiegano dallo Studio 3A - ritenuta meritevole di accoglimento e approfondimento da parte della Procura di Novara che, per il tramite del Pm dott. Giovanni Castellani, ha aperto un procedimento penale, al momento senza indagati, e ha disposto l'esame autoptico sulla salma che è stato eseguito nella giornata di venerdì 8 marzo. I risultati della perizia autoptica saranno determinanti per dare le prime risposte alla moglie, che ora attende per lunedì il nulla osta alla sepoltura da parte dell'autorità giudiziaria per poter fissare la data dei funerali del consorte".

Secondo quanto ricostruito dallo studio legale, il 22 dicembre dello scorso anno Ferrari aveva avuto un incidente con la sua moto, riportando la frattura di una vertebra e di alcune costole. L'uomo era quindi stato ricoverato all'ospedale Maggiore di Novara, prima in pronto soccorso e poi nel reparto di Terapia intensiva di Neurochirurgia, "dove è rimasto fino a metà gennaio 2024 - dichiarano dallo studio legale - e dove purtroppo ha contratto diverse infezioni, una delle quali alle vie urinarie". Ferrari è stato quindi trasferito all'Unità spinale, "dove ha accusato - spiegano ancora dallo Studio 3A - un crollo clinico ed è stato sottoposto a trasfusioni di sangue. Da qui Ferrari è stato trasferito presso la casa di riposo 'I Tigli', ma nella struttura le sue condizioni sono peggiorate ulteriormente, al punto che dopo cinque giorni lo hanno riportato al pronto soccorso del Maggiore".

"Negli ultimi giorni - precisano dallo studio legale - sembrava che il 67enne so stesse riprendendo, il 28 febbraio i medici avevano riferito alla moglie che il marito poteva essere dimesso per essere collocato in un centro riabilitativo. La sera di sabato 2 marzo la signora lo ha salutato prima di rincasare dall'ospedale, ma domenica mattina alle 8 è arrivata la telefonata dall'ospedale con la notizia del decesso del marito".

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