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Cronaca

L'ultimo rombo delle moto per la vigilessa Sara

Questa mattina si sono svolte le esequie di Sara Gambaro, l'agente di polizia municipale travolta da un'auto mentre era in servizio. Per lei scorta d'onore degli agenti in motocicletta

Un Duomo gremito di familiari, amici, colleghi e semplici cittadini che hanno voluto rendere omaggio a Sara Gambaro, la vigilessa deceduta a seguito di un incidente mentre era in servizio.

La cattedrale non è riuscita a contenera la folla che si è radunata per assistere alle esequie. Presenti le autorità e i colleghi di molti altri Comuni, da Vercelli a Sesto San Giovanni, passando per Terni e Reggio Emilia.

Il vescovo Franco Giulio Brambilla ha ricordato con affetto un episodio recente "A san Gaudenzio è stata Sara ad accompagnarmi per la celebrazione - ha raccontato - e proprio in quell'occasione mi ha spiegato che lei era l'unica donna a far parte del corpo di polizia locale in motocicletta. Ora è come se Sara fosse volata via con la sua moto, che amava tanto.

"Una parola vorrei aggiungere - ha proseguito il vescovo - rivolta ai colleghi di polizia urbana di Sara, che hanno voluto ricordarla con un congedo semplice e amicale. E con loro tutta l’amministrazione comunale e la città, a cui il corpo dei vigili è in servizio. Onoriamo oggi una compagna di lavoro onesta e generosa, come molti di voi che lavorate per un compito delicato e rischioso. Onoriamo oggi qui nella nostra cattedrale anche molte persone cadute nel loro lavoro". 

"I nostri vigili non sono eroi - ha detto il sindaco Andrea Ballarè - Sono gente seria che fa il proprio dovere. Sono lavoratori chiamati ad un compito sempre più difficile in questo nostro tempo spesso troppo nervoso e carico di tensioni".

Ad accompagnare il feretro al cimitero una scorta d'onore della polizia locale in moto.

Scorta d'onore in moto per la vigilessa Sara

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