Dichiarazioni Isee false o incomplete: nei guai 45 "furbetti"
Controlli della Guardia di Finanza nei comuni di Borgomanero, Castelletto, Gozzano e Romagnano, che hanno portato a denunce per falso in atto pubblico e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato
Continuano i controlli della Guardia di Finanza di Borgomanero nei confronti di soggetti privati che richiedono prestazioni sociali agevolate a vari enti erogatori.
Nell'ultimo periodo le Fiamme Gialle hanno effettuato 45 verifiche nei comuni di Borgomanero, Castelletto Sopra Ticino, Gozzano e Romagnano Sesia. Dai controlli è emersa una realtà a dir poco sconcertante: tutti i soggetti che hanno richiesto delle prestazioni sociali agevolate hanno presentato dichiarazioni Isee contenenti dati non completi o falsi, se confrontati con la reale situazione economico-patrimoniale del nucleo familiare richiedente.
Dall’attività investigativa è emerso che i soggetti esaminati "dimenticavano" di riportare sulle dichiarazioni parte dei redditi percepiti dal proprio nucleo familiare e, nella quasi totalità dei casi, omettevano di indicare il saldo dei conti correnti, azioni e piani di accumulo assicurativi. In qualche caso, poi, veniva omesso anche il valore reale e totale delle unità immobiliari e/o dei terreni posseduti.
Questo sistema "fraudolento" serviva ai "furbetti" per ottenere l'indebita percezione degli aiuti economici richiesti, e solo in qualche caso non ha portato reali benefici.
Tra i casi scoperti dai finanzieri, anche quello in cui un soggetto ha omesso di indicare nella dichiarazione Isee presentata la proprietà di ben 12 appartamenti, oltre che di redditi derivanti da attività di lavoro dipendente e di impresa. Molti i casi di soggetti che richiedevano l'esenzione del pagamento del ticket sanitario in quanto disoccupati, ma che in realtà lavoravano o, se disoccupati, avevano un reddito familiare superiore alla fascia consentita per ottenere l'esenzione.
Tutti i soggetti controllati sono stati segnalati alla competente Procura della Repubblica. Di questi 24 sono finiti nei guai per falso in atto pubblico, mentre gli altri 21 soggetti sono stati segnalati anche per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Questi ultimi dovranno restituire ai vari enti erogatori le somme indebitamente percepite e riceveranno inoltre una opportuna sanzione da parte degli organi preposti.
