rotate-mobile
Cronaca Sant'Agabio / Via Giovanni Bovio

Pisu a Sant'Agabio: inaugurato il centro ricerche di via Bovio

L'edificio è stato intitolato a Ipazia, scienziata del IV secolo, emblema della libertà di pensiero. Ballarè: "Così Sant'Agabio potrà essere il polo di ricerca e innovazione della nostra città"

E' stata inaugurato ieri pomeriggio il centro di ricerca applicata, realizzato a Sant'Agabio nell'ambito del cosiddetto Pisu, il progetto di sviluppo urbanistico che comprendeva anche la ristrutturazione del mercato coperto di viale Dante. Un intervento, quello a Sant'Agabio, che ha un valore complessivo di oltre 8 milioni e mezzo di euro, sei dei quali finanziati da Unione Europea, Stato e Regione, e due e mezzo cofinanziati dal Comune.

Il nastro è stato tagliato dal sindaco Andrea Ballarè, insieme al rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel, al vicesindaco e assessore Lavori pubblici Nicola Fonzo, all’assessore al Governo del territorio Marco Bozzola e a Massimo Bosio, in rappresentanza della Provincia.

La struttura è stata intitolata a Ipazia, scienziata del IV secolo, emblema della libertà di pensiero e di ricerca.

"Oggi è una giornata importante per la città - ha commentato il sindaco Ballarè dopo il taglio del nastro - Per una volta le amministrazioni pubbliche investono nel futuro del territorio, nella ricerca e nell'innovazione. Il centro di ricerca applicata nasce come elemento di un sistema più ampio, che ha come protagonista insieme al Comune l’Università del Piemonte Orientale e la sua Scuola di Medicina, e che quindi si raccorderà naturalmente con la Città della Salute. Ma non solo: anche per la sua collocazione fisica, nel quartiere di S.Agabio dove si trovano tutte le aziende più avanzate nel settore della chimica e dell'innovazione e dove ha sede anche la Fondazione Novara Sviluppo, il centro sarà il fulcro di un grande distretto scientifico alla cui crescita è affidata il rafforzamento di una delle nuove identità di Novara, quella legata alla conoscenza e alla tecnologia, che certamente sarà generatrice di nuovo sviluppo e nuovo lavoro".

Al primo piano del nuovo edificio troverà infatti sede il nuovo incubatore di impresa, mentre il centro di ricerca applicata occuperà il primo e il secondo piano. Al piano terra, poi, lo spazio sarà aperto ai cittadini e al quartiere.

"Quello che consegniamo alla comunità - ha aggiunto Fonzo -  è il risultato di una sfida che abbiamo vinto tutti assieme. Una sfida, perché un cantiere così importante si è concluso entro i tempi previsti. Una sfida, perché abbiamo voluto che in questo quartiere ci fosse un elemento di virtù e non di criticità, per riscattare Sant'Agabio dai tanti luoghi comuni. Una sfida, perché oggi restituiamo alla città un luogo pubblico, di cui i cittadini saranno i custodi".

"La scommessa di questa amministrazione - ha sottolineato ancora Bozzola - è staa portare questo livello di conoscenza e attività nel cuore di questo quartiere. E l'obiettivo è quello di fare dell’intervento un cardine della nuova rete di attrezzature previste a Sant'Agabio e, come tale, un magnete capace di attirare nuovi interessi in un punto potenzialmente strategico della città, attualmente ai margini delle dinamiche insediative e dei processi di rinnovamento".

Gli interventi del prof. Claudio Santoro e della prof. Annalisa Chiocchetti della Scuola di medicina hanno infine tratteggiato le caratteristiche fondamentali del centro, che sarà la casa della ricerca traslazionale sulle malattie autoimmuni e allergiche. Al suo interno, oltre alla ricerca clinica e applicata, saranno svolte anche attività diagnostiche e ambulatoriali, in collaborazione con l'Asl e l'ospedale Maggiore. Obiettivo primario della ricerca che sarà svolta nel nuovo edificio di via Bovio è quello di riuscire a creare un prodotto probiotico che sia efficace nella cura delle allergie.

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pisu a Sant'Agabio: inaugurato il centro ricerche di via Bovio

NovaraToday è in caricamento