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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Novara, carcere di via Sforzesca: la tensostruttura diventa realtà

Sarà infatti inaugurata sabato 1° giugno la nuova struttura realizzata, grazie all'idea della Compagnia dell'Olmo di Grignasco, all'interno della Casa circondariale novarese

Sarà inaugurata sabato 1° giugno la nuova tensostruttura della Casa circondariale di Novara.

La notizia è stata ufficializzata oggi, mercoledì 29 maggio, durante una conferenza a Palazzo Natta. Presenti, oltre al presidente della Provincia Diego Sozzani e all'assessore Annamaria Mellone, il direttore della Casa Circondariale di Novara Rosalia Marino, il presidente della Compagnia dell’Olmo (e ideatore del progetto) Pietro Pesare, Gigi Santoro, in rappresentanza della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio, e Gianluca Vacchini, in rappresentanza della Fondazione Comunità Novarese Onlus.

Il progetto ha una storia lunga, è partito nell'autunno del lontano 2010 con la proposta dell'associazione teatrale grignaschese di cui è presidente Pesare. Dopo oltre due anni, finalmente, la struttura potrà essere inaugurata ed utilizzata dagli "ospiti" del carcere di via Sforzesca. L'obiettivo del progetto è infatti quello di promuovere la rieducazione e il reinserimento dei carcerati.

"La questione delle carceri - ha commentato il presidente Diego Sozzani - è un tema dibattuto sia a livello locale che nazionale. Per quanto riguarda il nostro territorio, in questo progetto la Provincia ha condotto un'azione di coordinamento volto a reperire le risorse necessarie alla realizzazione della tensostruttura. Come amministrazione, ci siamo resti conto di quanto sia importante individuare un'area per il recupero e il reinserimento sociale dei detenuti all'interno della Casa circondariale".

L’iniziativa prevedeva la realizzazione di un nuovo spazio per attività culturali, formative e didattiche a favore dei detenuti. Si tratta di una struttura di oltre 150 metri quadrati, alta fino a cinque metri, con tanto di impianto elettrico e riscaldamento. Spazio che è stato ultimato già nell'estate dello scorso anno, e che solo sabato (a distanza di quasi 12 mesi) potrà essere finalmente inaugurato.

"Realizzare questa struttura - ha spiegato la direttrice del carcere di Novara - è stato complicato e difficile, ma grazie alla caparbietà della Compagnia dell'Olmo e della Provincia, che da sempre hanno creduto in quest'opera, ce l'abbiamo fatta. Questa struttura è estremamente importante per il carcere di Novara poichè permette di dare concretezza all'obiettivo del carcere, che è la rieducazione. Noi abbiamo una responsabilità verso al società civile, quella che la pena sia una pena utile e non fine a sè stessa. Il nostro obiettivo è fare in modo che chi entra in carcere non ci rientri, e la tensostruttura che inaugureremo sabato serve anche a questo".

All'interno della struttura saranno infatti realizzati corsi professionali, laboratori di teatro, e diversi progetti dedicati alla condizione dei carcerati e alle loro famiglie. Dopo l'inaugurazione di sabato (ore 18,30 presso la Casa circondariale di via Sforzesca), sarà inoltre organizzato uno spettacolo per i detenuti e i familiari.

"Come Compagnia dell'Olmo - ha commentato Pietro Pesare - siamo sempre stati presenti, negli ultimi 15, nel mondo del volontariato. Con i nostri spettacoli abbiamo raccolto e donato oltre 64mila euro. Il progetto è partito nell'ottobre del 2010, quando è andato in scena lo spettacolo per i detenuti all'interno del carcere. Da lì ha poi preso forma l'idea e si è arrivati alla realizzazione vera e propria della struttura, creata ex novo nel cortile del carcere. La struttura è stata completata già a luglio del 2012, ma per problemi burocratici del carcere siamo arrivati a oggi".

Il costo dell'intero progetto ammonta a circa 42mila euro, oltre alle due fondazioni, ha contribuito alla realizzazione anche l'acetificio Ponti di Ghemme.

"Quello che inauguriamo sabato - ha concluso Sozzani - è un esempio concreto di sussidiarietà orizzontale e un successo per la nostra amministrazione".

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