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Cronaca Bicocca / Via Sforzesca

Taglio del nastro alla tensostruttura di via Sforzesca

E' stata inaugurata nel pomerigio di sabato 1 giugno, presso la casa circondariale di via Sfrozesca, la nuova tensotruttura che ospiterà momenti ricreativi e di rieducazione alla vita

"Oggi andiamo a porre un'altra pietra miliare nel percorso rieducativo e di reinserimento nel mondo dei nostri detenuti, un'altra testimonianza di tutti gli sforzi fatti e delle attività che vengono svolte in questa struttura. La tensotruttura diventa realtà. La struttura è ampia 50 metri quadrati, alta fino a 5 metri, con tanto di impianto elettrico e riscaldamento e la sua realizzazione ha avuto un costo pari a 45mila euro ottenuti grazie alle fondazioni che hanno sponsorizzato la realizzazione".

Queste le parole in apertura del momento inaugurativo pronunciate dalla direttrice della struttura, la dottoressa Rosalia Marino che ha voluto ringaziare "gli uomini della polizia penitenziaria, i responsabili dei reparti e gli ospiti detenuti nel supercarcere che hanno contribuito con ore di lavoro alla messa in opera della stuttura. Abbiamo aspettato tanto, due anni, ma ne è valsa la pena. Vorrei ringraziare per la realizzazione la caparbietà del presidente della compagnia dell'Olmo, il Presidente della Fondazione Bpn per aver creduto nel progetto. Passa anche attraverso queste attività il compito primo del nostro lavoro: garantire la sicurezza ai cittadini, far cscontare la pena e gestire un percorso che porti al cambiamento e al reinseimento nella vita dei nostri ospiti".

Inaugurazione tenso struttura penitenziario Via Sforzesca

Parole di coraggio e di riflessione arrivano da sua Eccellenza il Vescovo di Novara, Mons. Franco Giulio Brambilla, che ha portato la sua benedizione all'interno della struttura: "Proprio in questi luoghi di ricostruzione e di riflessione per il proprio domani, si devono attuare percorsi di riflessione personale che passano anche per l'arte e la cultura. Strutture come queste all'interno di luoghi come questi servono incentivano i rapporti umani e spingono alla collaborazione, al rieducare alla relazione".

Emozionatissimo anche il presidente della Compagnia dell'Olmo, Pietro Pesare,  ha portato il suo saluto: "l'idea è nata due anni fa, dopo i numerosi spettacoli che tenevamo in strutture detentive. E' importante anche questo tipo di attività: sono persone che hanno sbagliato, pagano ma che poi devono tonare ad essere utili all'interno della società. La struttura - spiega - era pronta da quasi un anno ma la burocrazia ha permesso che solo ora l'opera potesse essere messa a disposizione del penitenziario: per questo motivo ringrazio il commendator Cesare Ponti che tanto ha fatto per la messa in opera della struttura. La struttura servirà ad ospitare anche conferenze, attività solidali e culturali, corsi di teatro e corsi professionali".

In chiusura, prima di un piccolo momento di rinfresco e ricreativo da parte dei ragazzi della Compagnia dell'olmo anche il Presidente della Provincia di Novara, Diego Sozzani, presente insieme a tante autorità del territorio e rappresentanti delle associazioni di volontariato, ha voluto portare il suo omaggio e lodare quanto fatto: "il progetto ha attratto me e l'assessore alle politiche sociali, Anna Maria Mellone, - commenta Sozzani - sin da subito. Noi abbiamo fatto il nostro dovere sostenendo tutto l'iter per la realizzazione e per fortunam dato i tagli che vogliono imporre sulle province, siamo ancora utili. Speriamo che la struttura porti alla realizzazione di pogetti significativi che aiutino alla reintroduzione in società degli ospiti".

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