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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Mosezzo

San Pietro Mosezzo, paura per il pirogassificatore

Martedì sera incontro pubblico del comitato "No Pirogassificatore" per spiegare ai cittadini dove verrà costruito l'impianto di smaltimento rifiuti e quali sono i rischi per la salute

Un'affollatissima sala comunale ha ospitato l'incontro pubblico organizzato dal comitato contro il pirogassificatore. Data la quantità di cittadini, di San Pietro e non solo, molta gente ha dovuto ascoltare i relatori dal cortile del municipio.

"Ho scoperto che avrebbero costruito un impianto di pirogassificazione davanti a casa mia per puro caso - spiega Donatella Zelandi , membro del comitato - Era il 10 febbraio e insieme ad altri abitanti di San Pietro ci siamo informati per capire meglio cosa sarebbe successo in paese".

Un pirogassificatore è, in sostanza, un impianto che attraverso la combustione, trasforma materiali plastici di scarto in energia. Ovviamente questo comporta delle emissioni nell'aria: la preoccupazione maggiore degli abitanti della zona sono appunto i rischi per la salute. Si parla di ricadute di polveri sottili nel raggio di 7 chilometri, quindi anche una parte di Novara e i paesi vicini ne sarebbero interssati.

"Io ho un'azienda - prosegue - che si trova, insieme alla mia abitazione, in via De Gasperi, dove dovrebbe sorgere l'impianto. Quello che ci preme capire è quanto sarà realmente l'inquinamento dell'aria e quali sono i rischi di un pirogassificatore in caso di incidente. Oltre alla mia salute devo garantire anche quella dei miei dipendenti: se ci fosse un incendio come faremmo a fuggire? Inoltre via De Gasperi è piuttosto stretta e, stando ai pochi dati che abbiamo finora, dovrebbero passare migliaia di camion ogni anno per trasportare i rifiuti".

"Bisogna poi considerare anche la svalutazione delle case: con un impianto del genere a pochi passi, quanto varranno gli appartamenti di san Pietro? E quali saranno i rischi per le coltivazioni, in particolare per il riso?".

"Ci sarebbe piaciuto - conclude la promotrice del comitato - che questa sera ci fosse stata una controparte. Abbiamo provato a contattare l'azienda che dovrebbe costruire l'impianto, ma non siamo riusciti a metterci in comunicazione con loro".

La conferenza dei servizi in provincia è prevista per il 25: il comitato attenderà una risposta. Intanto si raccolgono le firme per fermare il progetto sul nascere.

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