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Cronaca

Maurizio Asquini: ecco chi sono i miei "Cervelli Bruciati"

"Cervelli Bruciati" è l'ultimo libro di Maurizio Asquini, autore novarese, che ha deciso di raccontare qualche piccolo aneddoto e segreto del suo lavoro ai lettori di NovaraToday

L'autore novarese, con all'attivo diversi alcune pubblicazioni e diversi premi ricevuti, ha svelato a NovaraToday qualche piccolo segreto della sua creatività letteraria, le sue aspirazioni e qualche considerazione sul mondo degli scrittori emergenti.

Chi è Maurizio Asquini?
Maurizio Asquini è un autore che nel 2008 si è azzardato a partecipare ad un premio letterario con un romanzo allora inedito e dove la giuria comprendeva dall’astrofisica Margherita Maui Hack fino al direttore editoriale della casa editrice Einaudi. Alla fine si è incredibilmente ritrovato assoluto vincitore con il romanzo “Dio ingannatore”. Poi la pubblicazione legata al premio “Città di Trieste” e altri due prestigiosi primi premi per la narrativa edita, fino a un quarto posto a un premio internazionale; alla fine ben otto riconoscimenti allo stesso romanzo. Poi il successivo “Io non rispondo” esclusivamente nel formato digitale, e infine “Cervelli bruciati” che, giorno per giorno, sta catturando un pubblico sempre più numeroso. Asquini è, inoltre, autore di racconti con cui soventemente attraversa il paese per ritirare numerosi premi, come lo scorso anno in cui ha vinto il premio per la Pace dedicato a Tiziano Terzani.

Come è nata la passione per la scrittura?
In verità scrivere non è mai stata la mia vera passione, inizialmente avevo mirato alla sceneggiatura, ma non trovando alcuna via che m’indirizzasse a qualcosa di concreto, avevo provato a “convertire” la bozza in romanzo ed eccomi vincitore di un premio. Credo che ci siano stati, inoltre, alcuni elementi che mi hanno aiutato a costruire questi progetti un tempo irrealizzabili. Alla fine, vedendo crescere i miei piani grazie alle pubblicazioni e ai premi che ricevevo, ho iniziato a crederci e a lavorarci duramente.

Di cosa parla il libro "Cervelli Bruciati?
Cervelli bruciati narra le vicende dell’amicizia tra Nadir - un giovane tossicodipendente, aspirante punkabbestia, segnato da un destino tragicomico - e Ettore Borgini, un vecchio ottantenne convinto di vivere ancora nell'Italia fascista. Fugge dall’ospedale psichiatrico con la convinzione di seguire l’ordine ricevuto da Mussolini: raggiungere la Decima Mas e di mettersi agli ordini del Generale Junio Valerio Borghese. Ettore convince Nadir nel seguirlo a compiere un’impresa a dir poco incredibile. La seconda parte racconta di Angelo Bombelli, universitario cresciuto sotto l'eccessivo controllo materno, che, rimasto orfano, sarà costretto a vivere come un senzatetto e a dormire in un dormitorio pubblico dove farà conoscenza con Zorro: un chitarrista italo-svizzero cieco che lo convincerà a compiere quella che secondo lui sarà la “rapina del secolo”. La divisione del romanzo in due parti è legata tra loro dato, poichè ci sono dei momenti d'incontro tra tutti e quattro i protagonisti. Una storia "surreale” seguita da una sottile e spesso macabra ironia, talvolta quasi eccessiva, seguita da un linguaggio diretto, forte e anche grossolano. 

Di quali altri temi si è occupato nei suoi libri?
“Dio ingannatore” tratta una storia molto toccante, narrata attraverso gli occhi di un ragazzo minorato. Mentre “Cervelli bruciati”, al contrario, è una storia maggiormente “leggera” con protagonisti talvolta assurdi, ma con una tematica che non può che incuriosire e condurre il lettore in un’appassionante lettura. La tematica generalmente risalta il tema dell’emarginazione sociale, ma con narrazioni comunemente raccontate da protagonisti molto originali anche se talvolta un po’ irrazionali. 

C'è attenzione, secondo Lei, verso gli scrittori emergenti in città?
“Nessuno è profeta in Patria”! All’esordio di “Dio ingannatore” i giornali avevano segnalato l’evento, sicuramente grazie alle bravure del libraio, ma con quest’ultimo romanzo, sebbene sia giunto alla terza pubblicazione e con un bagaglio di premi, nonostante i nostri comunicati, ben pochissimi giornali locali si sono minimamente interessati a segnalare la pubblicazione o l’incontro con il pubblico, favorendo talvolta, gli spazi a eventi di bassa qualità culturale o verso autori provenienti da altre città. L’impressione di molti artisti locali, non solo legati alla letteratura, è che Novara sia una città molto ostile nei confronti di quest’ultima generazione di nuovi autori. Fortunatamente le mie case editrici hanno ricevuto maggiori attenzioni e questo ha fatto in modo che i romanzi abbiano ricevuto una maggiore visualizzazione da parte del pubblico. 

Che consigli si sente di dare ad un giovare che inizia a muovere i primi passi come scrittore?
In questa marea di nuovi autori è molto difficile distinguersi, in modo particolare quando si pubblica con case editrici che non hanno la possibilità di una distribuzione capillare e di una buona pubblicità. Molti autori, pur di pubblicare, cadono in scelte a dir poco disperate: editoria a pagamento o addirittura nel Self-Publishing; fattore che evidenzia in modo negativo la loro immagine di autori. Sono convinto che se un lavoro ha degli attributi, sono gli stessi editori a proporsi. 

Ha in vista una nuova pubblicazione?
A breve mi scadranno i diritti d’autore del romanzo “Dio ingannatore”, per cui sto tentando, grazie alle etichette dei premi, di puntare su qualche colosso editoriale e inoltre ho pronti nel cassetto due romanzi inediti. Devo però ammettere che non si ha mai l’idea di cosa possa “cadere dal cielo” e quindi resto in attesa di ciò che “passa il convento…”.

Cervelli Bruciati partirà in tour per un incontro diretto con i lettori di Novara e provincia?
In questi anni di esperienze editoriali, ho imparato che presentare i propri lavori in semplici librerie non sia una vera occasione per farsi conoscere dal pubblico. Da pochi mesi ho iniziato una stretta collaborazione con l’attrice teatrale novarese Anna Patrizia Caminati, coadiuvata da Carlo Mascherpa, che ha portato in scena molti dei miei racconti, molti dei quali premiati nei concorsi, e questo progetto ha raccolto un enorme successo, questo grazie all’originalità dei racconti e dalla bravura dell’attrice. Abbiamo in programma un Tour che ci porterà ad avere una maggiore visibilità e quindi a pubblicizzare i miei romanzi. Riguardo a Novara, domenica 18 maggio con l’autrice novarese Isa Voi, presenteremo assieme i nostri ultimi romanzi e appunto non in una tradizionale libreria, ma nel Supermercato Vegè di Via Rizzottaglia dove periodicamente, grazie alla proprietaria Elisabetta Silvestri, si svolgono eventi culturali legati a ogni genere artistico. Per seguire il mio cammino letterario troverete ogni indicazione sul mio blog.

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