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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Scuola, Gilda degli Insegnanti di Novara sul "Caso Mossotti"

"La circolare sui contributi è soltanto la punta dell'iceberg. La deriva autoritaria imposta dall'attuale dirigenza scolastica ha provocato l'esodo di Dsga, Ata e docenti"

La vicenda del Mossotti, e del contributo volontario divenuto "obbligatorio", fa ancora discutere. Ieri gli studenti hanno manifestato davanti alla sede del Provveditoraro e oggi sulla questione è intervenuta anche Laura Razzano, coordinatrice provinciale della Gilda degli Insegnanti di Novara.

"La Gilda degli Insegnanti di Novara ritiene che la vicenda del Mossotti non possa concludersi né esaurirsi con il semplice ritiro della circolare sui contributi - ha commentato Razzano - ora giustizia deve essere fatta anche per tutti i docenti e il personale. Scriviamo esposti sulla gestione dell’Istituto dal 2013. L’Ufficio Scolastico Regionale del Miur, informato dal 12 dicembre 2013, se n’è lavato le mani, benché avessimo ben chiarito e documentato la necessità di verificare, tra altri episodi inqualificabili, le modalità di riscossione del contributo 'volontario'. Da maggio 2014 abbiamo, insieme con gli altri sindacati, proclamato lo stato di agitazione del personale docente a causa del clima difficile stabilito con l'attuale dirigente. Malgrado ciò, l’incarico di presidenza è stato riconfermato".

"Noi, però, continueremo a prendere posizioni e a scrivere esposti - ha sottolineato la coordinatrice della Gilda -. I docenti continueranno a farsi difendere per sanzioni disciplinari o per atti incomprensibili legati alla quotidianità scolastica. Per esempio, l’ultima delibera sulle riunioni da programmare è stata proiettata senza che i docenti potessero rilevare un aumento spropositato di ore, la nota finale era così piccola da non essere stata riscontrata dalla maggior parte dei colleghi. La continua burocrazia impedisce di fatto la fruizione dei permessi (tre all'anno) per motivi personali e di famiglia. L’autorizzazione, che nelle altre scuole avviene in non più di 10 minuti, per chi lavora al Mossotti non arriva mai e poi ci si ritrovi una trattenuta sullo stipendio per sciopero. C’è chi, assentandosi per malattia per la prima volta dopo tre anni, ha avuto così tanti problemi da doversi rivolgere a noi e al nostro legale. Ci sono state dimissioni in massa di tutti i docenti dal Consiglio di Istituto che, perciò, è rimasto privo della componente docente: ecco perché su alcune delibere non si è espressa alcuna voce contraria".

"Le derive autoritarie che il Mossotti ha manifestato in questa ultima gestione dirigenziale - ha concluso Razzano - non solo hanno indotto la Dsga, numerosi docenti e personale Ata a chiedere il trasferimento (in misura superiore all’80% rispetto alla media degli altri istituti novaresi), ma hanno dimostrato come le decisioni prese da un solo organo sono spesso inopportune quando non giuridicamente errate, se basate appunto su disposizione normative addirittura del ventennio fascista. Richiamiamo, ancora una volta, le autorità scolastiche superiori ad intervenire rapidamente per l’accertamento delle responsabilità individuali e per il ripristino di condizioni normali e serene di lavoro, nel superiore interesse di tutta la comunità scolastica".

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