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Cronaca Olengo

Emù a spasso per Olengo: lo recuperano i volontari di Anpana

L'episodio si è verificato nel pomeriggio di lunedì: l'animale si è allontanato dal recinto della cascina nella quale si trovava finendo fino alla rotonda d'ingresso della frazione Olengo

Un'esemplare di Emù, trovato a spasso per le vie della frazione di IOlengo, è stato messo in salvo nel pomeriggio di lunedì 10 febbraio dalle Guardie Ecozoofile di Anpana dopo che era stato visto aggirarsi in completa libertà.

"La nostra Guardia Ecozoofila Barbara Leoni - racconta Emanuela Zonca, presidentessa della sezione novarese di Anpana - è stata chiamata dalla polizia provinciale in supporto alle forze dell'ordine già presenti sul posto, polizia pocale e stradale, per  gestire il recupero dell'Emù nel migliore dei modi senza dover usare costrizioni, nella fattispecie reti o lacci, ma semplicemente creando e dirigendo un cordone umano, formato da tutti gli agenti presenti che, facendo scudo, ha spinto l'animale verso la struttura dove era detenuto a poche centinaia di metri. Nel frattempo si è provveduto a rintracciare - racconta Zonca - il presunto proprietario che è conosciuto in zona ed è l'unico a possedere animali di questo genere. Giunto sul posto ha dato il proprio contributo favorendo lo spostamento del cordone di persone che aprendo le braccia ha incanalato l'Emù nell' imbuto che lo ha condotto nel suo recinto originario. Per la paura - precisa Zonca- che potesse essere un salvataggio pericoloso dal comando delle Guardie ecozoofile di Anpana Novara era partita una comunicazione rivolta al Servizio Veterinario dell'Asl per un eventuale supporto sul posto che fortunatamente non si è reso necessario ma che comunque è stato di grande utilità in quanto sono state fornite alla nostra agente informazioni utili sull'eventuale cattura e il trattamento postumo dell'animale poichè pericoloso per il suo becco e le sue unghie molto affilate che se scagliate addosso ad una persona possono creare notevoli ferite".

"L'animale - conclude Zonca - risultava piuttosto possente, forte e veloce; si doveva evitare di spaventarlo o scuoterlo: l'animale è in grado di correre molto veloce e di raggiungere anche i 50 chilometri orari indi in in tal caso sarebbe riuscito a scappare nuovamente. Sarebbe stato impossibile fermarlo e ancor meno impensabile catturarlo senza mettere a repentaglio la sua sicurezza e quella degli operatori. Il proprietario poco dopo l'accaduto  si è resoconto che la fuga dell'animale è stata causata da un'apertura del cancello del recinto dove l'animale risiedeva forse a causa di un furto, subito molto probabilmente durante la notte, sul quale ora indagano le autorità preposte".

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