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Cronaca

Novara: "vendeva" la figlia ad amici e parenti, padre condannato a 11 anni

La pena, per il reato di violenza sessuale, gli è stata infilitta in appello, a distanza di dieci anni dall'inizio dei processi. Con luiè stato condannato anche un cliente

E' stato condannato ieri, giovedì 20 dicembre, a distanza di dieci anni dall'inizio dei processi il padre che "vendeva" la figlia ad amici e parenti.

Undici anni di reclusione per violenza sessuale, stessa pena anche per uno dei clienti e amico del padre, Giuseppe Altieri ex guardia giurata della Bpi di San Pietro Mosezzo, a cui la ragazza, minorenne e disabile affetta da ritardo mentale, veniva affidata per "fare i compiti".

I fatti risalgono alla fine degli anni '90, quando la giovane vittima frequentava le scuole medie. La ragazza veniva "venduta" dai genitori a clienti molto anziani, amici e conoscenti della coppia. Persino i nonni avevano abusato di lei. Veniva portata nelle campagne novaresi in vecchi casolari o in auto, la vittima veniva vestita con abiti provocanti e lasciata nelle mani dei suoi "clienti".

Le indagini erano partite dalla segnalazione dell'insegnante di sostegno della ragazza, a cui la studentessa aveva confidato quello che i genitori le facevano fare. Così, il 5 giugno del 1999, la polizia arresto l'ex guardia giurata, mentre si trovava in campagna con la vittima.

Si è così scoperta la terribile vicenda, di cui in molti in paese erano a conoscenza.

Nell'udienza di appello, sono stati invece assolti per non aver commesso il fatto Paolo Martelli di Vercelli e Saverio Costantini di Bellinzago. Dopo più di dieci anni, non sono comunque stati identificati tutti coloro che hanno abusato della ragazzina, che oggi ha 27 anni; la madre e altri due clienti, nel frattempo, sono morti.

Una lunga serie di abusi in luoghi appartati, dal casolare abbandonato di Agognate al laghetto di Romagnano, le campagne di Novara, Landiona, Ghemme, San Pietro. Molti degli uomini che hanno avuto incontri sessuali con la ragazza non sono mai stati identificati. Altri se la sono cavata perché, visto il tempo trascorso, i reati si erano estinti già in udienza preliminare. La madre e altri due clienti nel frattempo sono morti. Un processo partito oltre dieci anni dai fatti.

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