LA NOVARA DIMENTICATA | La Rotondi di Sant'Andrea
Angoli di città nascosti, abbandonati, segreti, dove il tempo sembra essersi fermato. Il fascino di scoprire e riscoprire una Novara che non esiste più e che allo stesso tempo è ancora davanti ai nostri occhi
A Sant'Andrea c'è un angolo dimenticato, nascosto dalla fitta vegetazione, dove si è svolta una parte importante della vita industriale di Novara. Chi passa per via delle Rosette avrà certamente notato un'area recintata contraddistinta da sterpaglie e rifiuti: quello è quel che resta della storica sede della manifattura Rotondi.
È sopravvissuto al tempo solo un edificio abbandonato e in rovina, ricoperto da rampicanti, che spesso offre rifugio a chi cerca un riparo per la notte. Pochi sanno che la Rotondi, specializzata nella colorazione dei tessuti, ha offerto riparo anche ad altre persone in altri tempi: durante l'ultima guerra era la sede in cui si rifugiava la popolazione in caso di attacchi aerei.
L'edificio rimasto in piedi, con la sua balconata, immerso nella selva incontrollata di rovi e immondizia, altro non è che una parte del monastero degli Eremiti di San Girolamo, risalente al XV secolo. Nel 1887 il complesso abbandonato entrò a far parte della prima sede della Rotondi: oggi, dopo aver visto scorrere inesorabilmente gli anni, si erge ancora, fiero e malinconico, in mezzo al degrado che lo circonda, continuando a svolgere la sua funzione di riparo per chi ne ha bisogno.
