rotate-mobile
Cronaca

Novara e il riso: una storia pluri centenaria

La provincia novarese si articola tra terra e acque, in un paesaggio ricco di risaie già dal Medioevo

L'espressione "terre d'acqua" si associa immediatamente all'immagine del paesaggio primaverile della Bassa Novarese: una sterminata piana di rettangoli d'acqua che qui chiamano "il mare a quadretti". Sono le risaie, che ad aprile vengono allagate per favorire la crescita delle piantine, quando saranno emerse, coloreranno di verde brillante la pianura che sarà poi, al finire dell'estate, gialla dorata per le spighe mature.

Questo paesaggio è opera dell'uomo, frutto di un lavoro lungo 500 anni, più o meno cinque secoli fa risale infatti l'introduzione del riso nel Novarese.


La storia delle risicoltura in queste terre è anche quella di un duro lavoro e di epiche lotte di braccianti e di mondine che hanno trovato eco in opere cinematografiche come "Riso amaro" con Silvana Mangano, girato nel Vercellese e in quelle letterarie come "In Risaia", romanzo del 1878 della novarese Marchesa Colombi. Infatti nel Novarese, ogni stagione, arrivavano migliaia di donne, dall'Emilia, dal Veneto e dal Bresciano.


A partire dagli anni '50 finisce un'epoca: le macchine e i prodotti chimici sostituiscono i lavori manuali.


Anche oggi che l'incalzante evoluzione tecnologica ha ridotto il numero di persone dedite alla coltura del riso, quest'ultimo continua a caratterizzare il paesaggio della zona per chilometri

Fonte: turismonovara

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Novara e il riso: una storia pluri centenaria

NovaraToday è in caricamento