rotate-mobile
Cronaca

Da Novara a Luxor alla ricerca di Nefertiti

Siglato l'accordo tra la Fondazione Novara Sviluppo e il Politecnico di Torino per il progetto VdR Luxor, che prevede la mappatura della Valle dei Re

Da Novara alla Valle dei Re per verificare la presenza di stanze segrete attigue alla tomba di Tutankhamon, alla ricerca della Regina Nefertiti. Nella giornata di lunedì la Fondazione Novara Sviluppo ha siglato un protocollo di collaborazione con il Politecnico di Torino per il progetto VdR Luxor, di la fondazione è capofila.

"Sono particolarmente felice - ha commentato il presidente della fondazione Giovanni Rizzo - di aggiungere un pizzico di novaresità a un progetto di così ampia portata. Sotto il pofilo tecnico, da medico, mi piace poi pensare come determinate tecnologie, già ampiamente utilizzate in campo medico, trovino applicazione anche in altri settori".

Il progetto - "VdR Luxor è diviso in due parti - ha spiegato Franceso Porcelli, professore straordinario di Fisica della materia presso il Dipartimento di Scienza applicata e tecnologica del Politecnico di Torino - la prima è un mapping geofisico completo della Valle dei Re; la seconda è un radio scanner della tomba di Tutankhamon dove da tempo si sospetta l'esistenza di altre camere segrete e forse anche dell'ultima dimora della Regina Nefertiti".

Le possibilità che questo progetto sia foriero di novità sostanziali sono molto concrete: "Del resto da due anni a questa parte - spiega ancora il professor Porcelli - i più accreditati ricercatori paiono convinti di questa teoria al momento non ancora confermata dalla scienza. Un dubbio che potrebbe essere risolto da qui a poco grazie alla strumentazione con cui affronteremo l'indagine: un potente georadar in grado di emettere frequenze differenti e quindi in grado di svelare vuoti e pieni del terreno e delle pareti della tomba".

"Più ampio e complesso - ha aggiunto ancora Porcelli - il primo progetto si occuperà invece di studiare l'esistente: un'area davvero molto estesa che sarà possibile mappare in toto anche fino a 10 metri sotto terra. Anche in questo caso non si esclude di poter trovare qualcosa di nuovo. Ci piace pensare che questi progetti possano fungere da apripista rispetto ad altri spin-off. Basti pensare alle implicazioni di questo georadar, non solo 'turistiche', ma, per parlare di eventi tragicamente recenti, potrebbe essere utilizzato per indagini geologiche o per individuare vittime di crolli o slavine&".

Il Politecnico eseguirà quindi la ricerca in loco, supportato anche dalla professoressa Giuseppina Capriotti del Cnr, attualmente in servizio presso l’Istituto Italiano di Cultura, Ambasciata d’Italia in Egitto, nel ruolo di addetta archeologa e direttore del Centro Archeologico Italiano in Egitto, ma anche dal dottor Gianluca Catanzariti della Geostudi Astier Srl di Livorno.

La Fondazione Novara Sviluppo si occuperà della divulgazione dell'evento, dei suoi sviluppi e della campagna di sensibilizzazione rispetto all'operazione. Se ne occuperà l'ingegnere Valentina Azzali, membro del cda e responsabile scientifico del progetto per Novara Sviluppo. Un apposito spazio sul sito della Fondazione (www.novarasviluppo.it) informerà degli sviluppi delle indagini e dello stato di avanzamento dei lavori.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Novara a Luxor alla ricerca di Nefertiti

NovaraToday è in caricamento