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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Martino / Largo Don Giovanni Minzoni

Largo Don Minzoni: il 12 febbraio arriva la statua-fontana sulla rotatoria

Dopo la chiusura del cantiere, in tempo per le feste natalizie, l'amministrazione Ballarè prosegue quindi nel recupero dell'area. La collocazione dell'opera richiede la chiusura di viale Dante e via Marconi per un giorno

E' partito in queste ore il conto alla rovescia per la conclusione dei lavori in largo Don Minzoni.

In questo senso, il prossimo 12 febbraio troverà posto al centro della nuova rotatoria la statua-fontana prevista nel progetto di riqualificazione della zona.

Dopo la chiusura del cantiere, in tempo per le feste natalizie, l’amministrazione Ballarè prosegue quindi nel recupero dell’area. La collocazione dell’opera richiede la chiusura di viale Dante e via Marconi per un giorno, dopo di che, per chiudere il cantiere mancherà soltanto la posa dell’asfaltatura, prevista ad inizio primavera.

L’operazione è piuttosto complessa: la scultura sarà trasportata da Largo Pasteur, dove è depositata in un magazzino presso l’ex Macello, a Largo don Minzoni, dove troverà la collocazione definitiva. Sul posto sarà eseguito l’assemblaggio ed il collegamento agi
impianti tecnologici. Per l’operazione di posizionamento sarà necessario chiudere al traffico una parte della rotatoria per permettere agli operatori di lavorare in sicurezza.

La scultura monumentale che sarà posata è un’opera di arte moderna dal diametro di 5 metri, realizzata da Riccardo Cordero di Torino, che nel 2004 e vincitrice del concorso di idee nazionale denominato "10 x 10". Consiste in due cerchi spezzati alla cui sommità è situata una vaschetta forata (non visibile perché integrata nell’opera stessa) che permette all’acqua di formare una sorta di ‘velo’ verticale centrale, dalla sommità alla base dell’opera.

In seguito alla posa del 12 febbraio, nei giorni seguenti, largo Don Minzoni vedrà anche il trasporto, l’assemblaggio e la posa delle lastre lapidee di completamento della fontana centrale, la realizzazione delle finiture, dei collegamenti idraulici e la verifica funzionale della fontana.

Un primo tassello che si completa in un’area oggetto di una riqualificazione complessiva: dal mercato coperto, 9 milioni di euro investiti per due anni di lavoro, a via Alcarotti, 1,2 milioni di euro. L’intervento mette mano ad uno dei nodi nevralgici del traffico e, più in generale, della vita cittadina. Un impegno ribadito anche in altre zone, con il programma di recupero delle aree di Sant’Agabio, tra corso Trieste e via Bovio, e delle Caserme, con il limitrofo ex Macello. Un quadro complessivo di riuso urbano che, spiegano dal Comune, "Dovrà coinvolgere sempre più i privati per recuperare risorse e favorire una crescita sostenibile della nostra città".

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