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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo acceleratore lineare per la Radioterapia del Maggiore

L'apparecchiatura va a sostituire il primo acceleratore lineare "Saturno 42" installato a Novara nel 1989 e ormai fuori uso

E' stato presentato questa mattina, venerdì 26 settembre, il nuovo acceleratore lineare "Trilogy" destinato alla Struttura complessa di Radioterapia diretta dal professor Marco Krengli. Struttura che lavora su Novara e Vercelli e che ogni anno riesce a trattare oltre 1200 pazienti provenienti anche da province e regioni limitrofe.

L'apparecchiatura - acquistata dall'ospedale Maggiore con il contributo economico di Fondazione Cariplo, Compagnia San Paolo e Regione (per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro) - va a sostituire il primo acceleratore lineare "Saturno 42" installato a Novara nel 1989 e ormai fuori uso.

Lo strumento è stato inaugurato alla presenza, tra gli altri, dell'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, dell'assessore regionale Augusto Ferrari, della deputata Pd Franca Biondelli, e del rettore dell'Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel.

L'acquisizione dell'acceleratore rappresenta l'ultima tappa dell'importante aggiornamento tecnologico che, grazie ai finanziamenti della Regione e della Fondazione Cariplo, nel 2006 ha visto l'acquisizione dell'acceleratore "Clinac 600 Varian" e, grazie ai contributi della Fondazione Bpn per il Territorio, sempre nel 2006 ha consentito l'acquisto dell'acceleratore lineare "Mobetron" per Iort (radioterapia intraoperatoria), nel 2011 del sistema ultrasonografico Igrt "Clarity Resonant" e nel giugno 2014 della Tc per simulazione Aquilion Lb Toshiba.

"Con questo strumento - ha spiegato il dottor Krengli - potremo trattare almeno 300 nuovi pazienti ogni anno. L'apparecchiatura permette di lavorare con un'alta intensità di fascio, con un tempo molto breve di irradiazione. I primi nuovi pazienti saranno trattati con l'inizio del mese di ottobre".

La Struttura complessa universitaria di Radioterapia, che gestisce anche l'attività dell'ospedale di Vercelli, afferisce al Dipartimento di Oncologia del Maggiore. La Radioterapia dispone attualmente di altri 3 acceleratori lineari, di cui due a Novara e uno a Vercelli. La struttura di Novara costituisce infatti il centro di riferimento per la cura dei tumori mediante radiazioni ionizzanti, a favore della popolazione del Piemonte orientale (circa un milione di persone) e anche per la parte della vicina Lombardia che, tradizionalmente, afferisce al polo novarese.

"Questa apparecchiatura - ha commentato la deputata Biondelli - è un'evoluzione tecnologica enorme. L'ospedale di Novara è sicuramente il fiore all'occhiello della nostra provincia, ma anche una struttura molto datata e per questo a livello nazionale, regionale e locale stiamo cercando di portare avanti il discorso della Città della Salute".

L'apparecchiatura appena acquisita è operativa presso gli ambulatori della Radioterapia al primo piano seminterrato dal padiglione C e consentirà di trattare con tecniche altamente sofisticate circa 300 pazienti ogni anno affetti da tumori del distretto capo-collo, del torace e dell'addome. La peculiarità di questa apparecchiatura è rappresentata dall'elevata precisione, che consente di erogare la dose di radiazioni a volumi molto circoscritti con risparmio dei tessuti sani vicini in un tempo ridotto rispetto ai trattamenti effettuati con tecniche usuali. Il "Trilogy" consente inoltre di ridurre il tempo di ogni seduta di trattamento grazie a due dispositivi: l'erogazione del fascio di radiazioni concomitante a un movimento rotatorio dell'apparecchiatura intorno al paziente e l'impiego di una intensità di radiazione molto elevata.

"Il tema dell'innovazione tecnologica - ha sottolineato l'assessore Saitta - è un tema a cui siamo molto attenti e che sarà al centro delle nostre politiche. Noi abbiamo delle grandi eccellenze, come l'ospedale di Novara, ma dobbiamo uscire al più presto dal piano di rientro e contenere i costi di gestione per non affossare queste eccellenze. Oggi è il momento giusto per cambiare".

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