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Cronaca

Omicidio Matilda: non luogo a procedere per Antonio Cangialosi

La morte della piccola, avvenuta nel 2005 a Roasio resta senza un colpevole. La madre, Elena Romani, è stata assolta in via definitiva e la Procura di Vercelli aveva chiesto il rinvio a giudizio per l'uomo

Resta senza un colpevole la morta della piccola Matilda, la bimba di soli 22 mesi morta nel 2005 nella sua casa di Roasio, nel vercellese.

Il Gip di Vercelli ha infatti deciso il non luogo a procedere per Antonio Cangialosi, compagno della madre della neonata, Elena Romani, al tempo dei fatti. Dopo l'assoluzione in via definitiva di Romani, infatti, la Procura di Vercelli aveva deciso di riaprire l'inchiesta, chiedendo il rinvio a giudizio per Cangialosi.

La tragedia è avvenuta il 2 luglio di nove anni fa: secondo le perizie del medico legale la bambina sarebbe stata uccisa da un colpo violento alla schiena, forse un calcio, che le provocò lo schiacciamento di un rene e del fegato. Per la morte della piccola era stata indagata la madre, assolta definitivamente dalla Corte di Cassazione nell'ottobre del 2011.

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