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Cronaca Meina

Meina: uccise il padre e ferì la madre, chiesti 11 anni per Yari Vigorelli

Si è svolto oggi, davanti alla Corte di Assise di Torino, il processo del 28enne accusato di avere ucciso il padre e ferito la madre il 31 ottobre dello scorso anno. In primo grado, Vigorelli era stato dichiarato incapace di intendere e di volere

Si è svolto oggi, martedì 22 novembre, davanti alla Corte di Assise di Torino, il processo nei confronti di Yari Vigorelli, il 28enne di Meina accusato di aver ucciso il padre e ferito la madre il 31 ottobre dello scorso anno.

Durante l'udienza di primo grado il giovane era stato dichiarato incapace di intendere e di volere e, perciò, non imputabile. Oggi però le carte in tavola sono cambiate: una perizia delle scorse settimane lo ha infatti dichiarato semiinfermo di mente, e quindi in grado di affrontare il processo.

Il giovane oggi è in libertà vigilata, con il solo divieto di incontrare la madre. L'omicidio avvenne un anno fa nella villetta della frazione di Ghevio, dove Vigorelli viveva con la famiglia: il 28enne, apparentemente senza una spiegazione, accoltellò entrambi i genitori. il padre, Luigi, perse la vita, mentre la madre, Franca, riuscì a salvarsi, anche se rimase ricoverata in ospedale per molti mesi.

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