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Cronaca Arona

Arona: sarà l'ospedale della città ad accogliere il primo Cap piemontese

La struttura diventerà il centro pilota che sperimenterà il Centro di assistenza primaria. Lo hanno presentato ieri, giovedì 20 settembre, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota e l'assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino

L'ospedale di Arona sarà il primo tra quelli piemontesi ad ospitare il Centro di assistenza primaria (Cap).

Lo hanno annunciato ieri, giovedì 20 settembre, il presidente della Regione Roberto Cota e l'assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino, che hanno dichiarato: "Il Piano socio sanitario regionale ha individuato tra gli obiettivi strategici la riorganizzazione della rete territoriale, delineando alcuni interventi prioritari, tra cui proprio i Cap".

Secondo quanto spiegato da Cota e Monferino, i Cap non sarebbero altro che strutture polifunzionali, che offrono ai cittadini una risposta alla maggior parte delle necessità sanitarie e rappresentano il fulcro dell'organizzazione delle cure primarie avendo come obiettivo quello di offrire ai piemontesi un punto di riferimento nella fascia oraria giornaliera.

La sperimentazione dei Centri di assistenza primaria, come detto, parte proprio dal Distretto di Arona, che comprende 20 Comuni e un bacino di utenza di circa 81mila abitanti e sul cui territorio è presente un presidio ospedaliero dotato di 95 posti letto. Una struttura che, secondo le indicazioni della Regione, è da riconvertire. Così, il Cap di Arona sarà un centro medico polifunzionale, in cui lavoreranno a stretto contatto medici di famiglia, infermieri, medici specialisti, assistenti sociali e personale di supporto tecnico e amministrativo.

"Il Cap di Arona - ha sottolineato Monferino - darà una risposta concreta ai bisogni della gente. I presidi ospedalieri di Arona e Borgomanero distano pochissimi chilometri l'uno dall'altro. In un'ottica di razionalizzazione del sistema ospedaliero piemontese, si rendono necessarie alcune riconversioni di strutture. Ad Arona verrà mantenuto l'ambulatorio di oculistica, un reparto che in questi anni è progressivamente cresciuto. Parallelamente saranno inseriti nel Cap quei servizi che maggiormente vengono richiesti, grazie anche alla disponibilità e all'aggregazione dei medici di base e dei pediatri".

"I Centri di assistenza primaria - ha aggiunto Cota - sono uno dei punti qualificanti e portanti della riforma sanitaria. Da un lato infatti c'è la riorganizzazione e l'efficientamento dei numerosi presidi ospedalieri nelle diverse province del Piemonte secondo il principio dell'intensità di cura e della 'rete', dall'altra puntiamo ad un potenziamento della sanità di territorio e cioé ad un rilancio del lavoro e dalla funzione di medici di famiglia e pediatri, che sono e dovranno sempre di più essere il fiore all'occhiello della sanità piemontese".

 

 

 

 

 

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