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Cronaca Momo

In provincia circa il 70% dei passaggi a livello non è a norma

A fornire i dati le Ferrovie. Particolarmente delicata la situazione di Momo, dove a volte si sono verificati problemi nell'attraversamento

Il 30 novembre si è tenuto in Prefettura a Novara il tavolo di valutazione e analisi delle problematiche relative ai passaggi a livello sul territorio provinciale. 

Molti sindaci del novarese hanno lamentato problemi causati dai passaggi a livello; in alcuni casi addirittura questi sono d'intralcio all'intervento di ambulanze e forze dell'ordine, oltre che un fastidio dal punto di vista acustico.

Particolarmente delicata la situazione di Momo: il Comune ha segnalato che sono in corso verifiche per capire la fattibilità di un sottopasso in via Marconi e per una circonvallazione. Ancora non risolto però il problema dei bambini che devono passare per recarsi a scuola. 

Secondo i dati diffusi direttamente dalle Ferrovie sono ben 70 su 103 i passaggi a livello non a norma con la segnaletica verticale, mentre 59 non hanno una segnaletica orizzontale adeguata. 

"Il Prefetto più volte ha segnalato durante l’incontro la necessità di rompere gli indugi e intervenire in maniera concreta e risolutiva - spiega il deputato del Movimento 5 Stelle Davide Crippa - al fine di limitare il rischio per la sicurezza pubblica che ad oggi non sembra garantita visti i tempi eccessivi di chiusura e dal fatto che, nel caso di Momo, episodi di attraversamento del passaggio a livello chiuso sono quantomeno frequenti". 

"RFI segnala - prosegue Crippa - che per quanto riguarda la situazione di Momo, sarebbe in attesa di un contributo da parte della Provincia di Novara di 2,5 milioni di euro in virtù di una vecchio accordo di programma del 2008, poi modificato nel 2013 (stipulato dalla stessa RFI, dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Novara), che avrebbe previsto una spesa in capo a RFI di 2,5 milioni di euro per il nodo ferroviario di Gozzano a fronte di un impegno scritto della Provincia di stanziare le stesse risorse per la situazione di Momo. La Provincia però dice di non avere a disposizione quelle somme lasciandosi scappare che le stesse non  sarebbero mai state messe a bilancio!" 

"Per realizzare il nodo Momo servirebbe quindi una cifra variabile tra i 6 e gli 8 milioni di euro, ma se, come da situazione attuale, manca all’appello quanto promesso dalla Provincia, sperare che si accolli tale spesa una Regione indebitata come quella piemontese fa sorridere (così sperare in un intervento ministeriale)". 

"Per concludere, un breve commento - chiude Crippa - Alla conclusione di un tavolo come quello che si è tenuto stamattina, fra le tante parole più o meno significative che si sono spese, due concetti importanti sono emersi: 1) RFI aveva preso accordi con Provincia e Regione per tentare di risolvere la situazione già nel 2008. La Provincia non solo non ha le risorse per mantenere gli impegni contenuti nell’Accordo di Programma ai tempi sottoscritto dalla Giunta Sozzani, ma pare che addirittura la cifra in questione non sia nemmeno stata messa a bilancio. 2) L’unica via al momento percorribile per limitare il disagio ai bambini che sono obbligati ad attraversare il passaggio a livello di Momo per andare a scuola ogni giorno, a studenti e pendolari sarebbe quella (ovvia) di rimodulare il transito dei in quelle poche ore di “garanzia” mattutine e serali dato che RFI ha ammesso durante il tavolo che i convogli sono programmati anche da un punto di vista temporale. Questi, per quanto ci riguarda, non possono essere considerati scenari accettabili. Proprio per questo motivo ci attiveremo prima possibile per indagare in maniera approfondita sul mancato coinvolgimento della Provincia di Novara nell’Accordo di Programma del 2008 e per continuare a sensibilizzare le istituzioni nella speranza che si arrivi presto ad una soluzione economicamente sostenuta e credibile senza millantare promesse ai cittadini che non hanno più orecchie per sentire".

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