Va in pensione Giacomo Fiorello, presidente dell'Università dei Calzolai

Andrà in pensione alla fine dell'anno Giacomo Fiorello, storico calzolaio di Novara. Da quarant'anni è il presidente dell'Università dei Calzolai, con la quale ha promosso numerose iniziative e la ricorrenza annuale della celebrazione dei Santi protettori della categoria, San Crispino e San Crispiniano, oltre ad aver realizzato ricerche e pubblicazioni.

Fiorello è arrivato a Novara nel 1959 da Caltagirone: ha sempre avuto un proprio laboratorio. Oltre ad essere uno dei rappresentanti comunali di Confartigianato, è anche Cavalier Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

In questi giorni molti clienti si recano nel suo laboratorio per salutarlo e ringraziarlo di quanto ha fatto per loro nel corso degli anni. "Mi fa piacere ma mi mette anche in imbarazzo. Si vede, comunque, che ho fatto qualcosa di buono", dice il signor Fiorello. "Io costruisco scarpe, non sono solo un riparatore. Quando ho iniziato si lavorava solo materiale come cuoio e pelle, ora ci sono molti materiali sintetici e molto costosi. Non mi riconosco più in questo", sottolinea quando gli chiediamo come è cambiato il suo lavoro nel corso degli anni. "Purtroppo questo è un lavoro destinato a sparire".

Molti i ricordi della sua attività ultracinquantennale: fra questi quello di essere riuscito a soddisfare una giovane sposa con un problema che sembrava insormontabile. "Ho avuto la soddisfazione di aver fatto le scarpe a persone con problemi di diverso tipo. Ad esempio, ho realizzato un paio di scarpe tacco otto per una sposa che aveva un numero molto piccolo, il 32. Si è potuta sposare sui tacchi come voleva".

Infine un ringraziamento a Novara. "Novara è la mia seconda terra dopo la Sicilia. Voglio dirle grazie perché mi ha dato tanto. Senza dubbio ho cercato di dare qualcosa anch'io".