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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Sanità: un piano straordinario per i pronto soccorso piemontesi

Obiettivo: prevenire l'affollamento nei pronto soccorso a causa dei picchi di ricovero collegati all'epidemia influenzale

Prevenire l’affollamento nei pronto soccorso a causa dei picchi di ricovero collegati all’epidemia influenzale. E' questo l'obiettivo del piano straordinario predisposto dalla Giunta regionale che prevede, dal 15 dicembre 2015 al 15 marzo 2016, l’attivazione straordinaria di 320 posti letto di continuità assistenziale a valenza sanitaria, altri 150 posti di ricovero di sollievo in residenze assistite, il potenziamento dei percorsi di continuità delle cure e di assistenza domiciliare, l’adozione da parte dei direttori generali delle aziende sanitarie di piani organizzativi e gestionali per aumentare i posti letto in area medica, migliorare i percorsi intraospedalieri per il contenimento dei tempi di ricovero, garantire una più appropriata collocazione dei pazienti nei reparti in base alla valutazione dei bisogni clinico-assistenziali.

Il piano deriva dall’analisi della situazione verificatisi lo scorso anno, quando si era evidenziata la necessità di governare i flussi, evitare il concentrarsi delle criticità su singole strutture e scongiurare che i pazienti siano costretti a rimanere per ore in barella nei corridoi.

"Una delle cause che provoca il collasso dei pronto soccorso - ha commentato l’assessore alla Sanità Antonio Saitta - consiste nei numerosi posti letto per acuti occupati da pazienti dimissibili, ma che non possono essere mandati a casa perché nessuno può prenderli in carico. Si tratta di pazienti fragili, anziani cronici o non autosufficienti. In questo modo si continua ad occupare un letto ospedaliero in modo inappropriato creando un effetto-tappo che poi viene a causare il sovraffollamento dei pronto soccorso. E’ quindi prioritario poter disporre di una vera rete di continuità assistenziale. La delibera vuole favorire la dimissione dei pazienti dimessi dai reparti ospedalieri una volta superata la fase di acuzie e dare risposte ai bisogni clinici e assistenziali potenziando i percorsi di continuità assistenziale".

L’impegno di spesa è di quasi 5 milioni di euro: "Li avevamo accantonati durante l’anno nel budget della sanità - ha sottolineato Saitta - perché avevamo questo impegno di programmazione".

I nuovi posti letto in continuità assistenziale a valenza sanitaria saranno così ripartiti: 80 nell’Asl To1, 80 nell’Asl To2, 40 nell’Asl To3, 20 nell’Asl To5, 40 nel Piemonte nord-est, 25 nel Piemonte sud-ovest, 35 nel Piemonte sud-est. Inoltre, verranno potenziati i Nuclei distrettuali di continuità delle cure, per l’attivazione tempestiva dei percorsi di continuità assistenziale alternativi ai ricoveri ospedalieri, e si faciliterà la dimissione verso il domicilio ricorrendo a progetti mirati a ridurre i tempi di attivazione dell’assistenza domiciliare.

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