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Cronaca

Scuola: la Regione Piemonte presenta il nuovo piano triennale

Priorità delle azioni sul diritto allo studio, interventi di edilizia scolastica, ripartizione tra gli enti locali delle risorse economiche: sono queste alcune delle novità inserite nel piano 2012-2014. Cota: "La sua caratteristica principale è l'innalzamento del sostegno economico"

Dopo le anticipazioni sull'aumento dei contributi economici per le fasce più deboli, è stato presentato in questi fiorni il nuovo piano triennale per l'istruzione.

E tra i punti salienti del nuovo documento ci sono proprio le azioni sul diritto allo studio, le modalità e le fasce di reddito per accedere agli assegni e alle borse di studio e i progetti per garantire e migliorare la qualità dell'offerta scolastica piemontese. Tra gli altri, anche gli interventi di edilizia scolastica, la ripartizione tra gli enti locali delle risorse economiche e la valorizzazione delle eccellenze e del merito.

Il Piano triennale 2012-2014 sull'istriuzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa è stato approvato proprio in questi giorni dalla Giunta regionale. Il progetto era già stato condiviso con i sindacati e con la Conferenza regionale per il diritto allo studio; ora dovrà passare al Consiglio regionale per l'approvazione definitiva.

"La sua caratteristica principale - ha commentato il presidente Cota riguardo al piano triennale - è l’innalzamento del sostegno economico previsto per le fasce minime. Inoltre, prende le mosse da quello sul dimensionamento, approvato dalla Regione nelle scorse settimane, con cui abbiamo salvaguardato le scuole piccole e di montagna in deroga ai numeri minimi di iscritti previsti dal Ministero e prevedendo come eccezione accanto alle scuole montane anche quelle delle aree marginali, come ad esempio le scuole collinari che sono un’altra prerogativa del Piemonte. Altra novità è il meccanismo di riparto delle risorse alle Province: cominciamo per la prima volta ad abbandonare la storica spartizione basata solo su quanto speso da ognuna per parametrare invece i contributi sulla reale situazione scolastica di ciascuna. Infine, introduciamo lo strumento del Bilancio sociale dell’istruzione, che ci permetterà ogni anno di riflettere sul modo in cui vengono investite le risorse, per capire quali sono gli ambiti più urgenti ma anche le ricadute effettive che le nostre scelte di investimento producono".

La presentazione ufficiale del documento è avvenuta martedì 29 novembre a Torino; durante l'incontro il governatore della Regione Piemonte Roberto Cota e l'assessore regionale all'Istruzione Alberto Cirio hanno lanciato un appello al ministro Profumo, affinchè il decreto "salvaprecari" della scuola, predisposto dalla Regione Piemonte e già siglato dall'Inps, ottenga il via libera del Ministero.

"Ci sono 577 persone, e con loro altrettante famiglie, in attesa da mesi di sapere se potranno avere un lavoro - ha commentato l'assessore Cirio - e ci auguriamo che il ministro possa al più presto dare a noi e a loro buone notizie".

 


 

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