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Cronaca

Liceo classico: polemica sulla nuova "numerazione" delle classi

L'ex preside Paolo Fratta contesta la decisione del nuovo dirigente scolastico di abolire il ginnasio e il liceo

Gli studenti del liceo classico si sono sempre distinti da quelli degli altri istituti: infatti, se tutte le scuole superiori adottano la numerazione delle classi dalla I alla V, al classico si è sempre frequentata la IV ginnasio, poi la V e infine la I, la II e la III liceo.

Il nuovo dirigente scolastico Sergio Botta, subentrato quest’anno a Paolo Fratta, che è andato in pensione a giugno, ha deciso di uniformare le classi del classico a quelle del linguistico, numerandole dalla I alla V.

L’ex preside però, non condividendo la decisione, ha deciso di scrivere una lunga lettera aperta a Botta, spiegando le motivazioni della sua opposizione.

Fratta ha infatti precisato che la riforma Gelmini prevede che la denominazioni delle classi per il liceo classico rimanga uguale, che formalmente chiamare gli iscritti al primo anno come alunni della "I ginnasio" è un errore storico e filologico, in quanto si intenderebbe il primo anno delle scuole medie inferiori. Inoltre, formalmente, le famiglie che hanno presentato la domanda d’iscrizione lo scorso anno hanno richiesto che i figli venissero iscritti alla IV ginnasio.

E aggiunge: "La modifica, soprattutto se non richiesta, di tratti denotativi di un particolare percorso scolastico determina inevitabilmente un danno alla sua immagine e alla sua esistenza. Da parte di taluni si sollevano dubbi e perplessità sul valore educativo del liceo classico adducendo motivazioni di natura modernistica e proponendo soluzioni uniformanti che, in realtà, produrrebbero soltanto appiattimento culturale. Che, in qualche modo, sembri farlo proprio il dirigente scolastico del liceo classico determina sconcerto e amarezza".

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