Novara, prostituzione cinese: 2 arresti e 88 denunce per oltre un milione di euro di affari
I carabinieri della Compagnia di Novara hanno concluso un'indagine durata 14 mesi, che ha portato allo smantellamento di una fitta rete di centri massaggi e case di appuntamenti a luci rosse
Ci sono voluti 14 mesi di indagine per scoprire e smantellare completamente una rete di prostitutzione gestito principalmente da cittadini cinesi.
Dopo che nell'aprile 2015 è terminata la prima parte dell'operazione, che ha portato alla chiusura di tutti i centri massaggi a luci rosse in città e all'arresto di 39 persone, le ingagini dei carabinieri non si sono fermate, fino a scoprire un totale di 90 persone coinvolte, per un volume di affari che si aggita intorno a 1 milione e 7mila euro.
"La criminalità cinese - spiegano i militari - trae principale sostentamento dalla contraffazione, dall’immigrazione clandestina ed appunto dalla prostituzione: a Novara tentava quindi di ovviare all’azione di contrasto della Polizia Giudiziaria spostando il meretricio all’interno di «case di appuntamento» private".
In sostanza i centri massaggi erano stati sostituiti da appartamenti privati, che davano quindi meno nell'occhio. I militari però sono riusciti a scoprirne 16 a Novara e uno ad Oleggio. Tutte le case di appuntamento sono state chiuse e, nel frattempo, sono stati scoperti altri tre centri massaggi a Trecate.
"Molti degli indagati erano già gravati da precedenti penali specifici - chiariscono i carabinieri - Si sono verificate anche le attivazioni di veri e propri “call-center” in cui, da remoto, una persona gestiva il flusso delle chiamate dei clienti, poi indirizzati verso le case di appuntamento più vicine. Rilevante poi la tracciatura dei flussi di denaro".
I principali reati contestati vanno dall’esercizio di casa di prostituzione al favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina, falso in atto pubblico, esercizio abusivo di una professione, favoreggiamento personale.
