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Cronaca

Arriva anche a Novara la protesta Anci contro il Governo

Ballarè: "Non possono essere i Comuni a pagare tutti i costi del risanamento, mettendoci sempre la faccia con i cittadini"

Nella giornata di oggi, martedì 19 novembre, numerosi sindaci hanno aderito alla protesta indetta dall'Anci contro le ultime manovre del Governo, che rischiano di mettere in ginocchio i Comuni.

La protesta è arrivata anche a Novara, dove il sindaco Andrea Ballarè ha indetto una conferenza stampa proprio per sensibilizzare la cittadinanza sulla situazione di difficoltà in cui si trovano i Comuni italiani, compreso quello di Novara.

"Siamo stufi - ha detto Ballarè - di essere quasi i soli a lavorare per il risanamento di questo Paese e di essere additati come quelli che aumentano le rette e le tasse, quando il Governo fa la parte del buono riducendo Imu e imposte".

E proprio l'Anci ha presentato nei giorni scorsi alcune proposte al disegno di legge di stabilità 2014, tra queste "si ribadisce - ha spiegato Ballarè - la necessità di assicurare la piena compensazione della seconda rata dell'Imu con la copertura finanziaria delle aliquote deliberate dai Comuni nel 2013. Comuni che hanno costruito il bilancio di previsione 2013 proprio sulla possibilità di ricevere la seconda rata dell'Imu. Abbiamo inoltre chiesto di allentare il patto di stabilità che prevede per il 2016-2017 utleriori tagli ai Comuni per 275 milioni di euro. Si chiede inoltre di escludere dai vincoli relativi al patto di stabilità interno i comuni con popolazione compresa tra i 1000 e i 5000 abitanti".

Le proposte che l'Anci ha presentato al Governo riguardano poi: la service tax, in merito alla quale si chiede di assicurare ai Comuni una imposta equa, sostenibile e congrua rispetto al gettito de 2013; il fondo di solidarietà; i mutui, per cui si chiede di allentare i limiti posti dalla legge alla possibilità di contrarre mutui per investimenti; il rimborso delle spese giudiziarie; la riscossione dei tributi; il federalismo fiscale.

"Sono anni che i Comuni lottano - ha aggiunto Ballarè - avendo sempre meno risorse, in un contesto sociale sempre più critico, in cui aumentare le rette diventa l'unica soluzione per mantenere intatti i servizi erogati. La protesta dell'Anci è supportata da dati concreti, dati che ci dicono che ai Comuni in otto anni hanno tagliato 16 miliardi di euro, e che gli investimenti dal 2007 al 2012 sono crollati drasticamente. Nel 2013 i Comuni hanno ridotto le entrate correnti del 4,22% e la spesa corrente del 2,5%. Il Governo si deve rendere conto che i Comuni sono allo stremo, e che se i Comuni sono in questo stato presto anche i cittadini saranno allo stremo".

"L'appello che oggi (martedì 19 novembre, ndr) i Comuni lanciano - ha concluso Ballarè - vuole servire a sensibilizzare anche l'opinione pubblica: i Comuni sono dalla loro parte, ma a causa delle manovre del Governo sono in difficoltà. Oggi la misura è colma e non ci sono più margini di sopportazione".

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