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Cronaca

Politiche giovanili: pronti a partire due nuovi progetti provinciali

Al via la seconda edizione di "Ridare speranza", e parte per la prima volta "Impara l'arte e mettila da parte". Protagonisti dei due programmi gli studenti novaresi neo diplomati e neo laureati

Sono stati presentati oggi, martedì 26 giugno, a Palazzo Natta i due nuovi bandi provinciali destinati a giovani e giovanissimi che si affacciano sul mondo del lavoro.  

Torna, alla sua seconda edizione, "Ridare speranza", dedicato ai giovani laurati che non abbiano superato il 29esimo anno di età, e arriva per la prima volta "Impara l'arte e mettila da parte", rivolto invece ai giovani disoccupati o inoccupati, diplomati presso istituti tecnici industriali o tecnici
commerciali che non abbiano superato il venticinquesimo anno di età.

"Continua con convinzione l’attività di sostegno dell’assessorato alle Politiche Giovanili - ha commentato l’assessore Alessandro Canelli - sul tema dei giovani. Così come lo scorso anno, proponiamo bandi per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani, e lo facciamo all’interno di primarie aziende del nostro territorio. Nel 2011 sono stati 40 i ragazzi che hanno partecipato ai tirocini formativi. Di questi 18 hanno trovato continuità lavorativa, con differenti inquadramenti, presso le aziende in cui sono stati formati o in altre con le quali sono venuti a contatto durante il tirocinio. Un risultato che ci ha spinto, non solo a proseguire in questo percorso, ma anche ad ampliarlo".

E nel 2012 saranno 30 i ragazzi e le ragazze che saranno avviati a tirocini formativi presso aziende del territorio provinciale segnalate sia dall’Associazione Industriali sia da Confartigianato Piemonte Orientale. Un investimento complessivo di 85 mila euro finanziato dalla Provincia di Novara e dalla Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio. I due bandi sono realizzati con il sostegno e il contributo dell'Associazione Novaresi Per.

"I dati parlano chiaro - ha commentato il presidente di Confartigianato Novara e Vco - nel nord Italia solo un giovane su tre trova impiego. Al sud le percentuali scendono ancora. Sono cifre allarmanti anche in termini di ricadute sociali, nelle famiglie. Per questo seguiamo sempre con grande attenzione le problematiche dei giovani, e ogni iniziativa che possa dare loro speranza, è proprio il caso di dirlo, viene da noi accolta con grande entusiasmo".

"Il progetto Ridare Speranza - ha aggiunto il vice presindete dell'Ain Anna Chiara Invernizzi - è stato molto positivo per l’Ain, che ha ricevuto feedback caratterizzati da una notevole soddisfazione, tanto da parte delle aziende sue associate, quanto da parte dei tirocinanti che sono stati coinvolti. Siamo convinti che queste forme di collaborazione tra enti costituiscano uno dei migliori strumenti per offrire ai giovani opportunità concrete di confronto con il mondo del lavoro all’interno delle imprese".

"L’intera operazione - ha concluso Canelli - è stata monitorata tramite test presso le aziende e presso gli stessi tirocinanti. Ciò ci ha permesso di affinare i bandi e ci permetterà anche di intervenire sulla formazione, cercando di creare le competenze che oggi il mondo del lavoro ci richiede: ottima conoscenza della lingua inglese, sapere lavorare in team e autonomia di azione. Insomma, non pensiamo con questo di risolvere tutti i problemi, ma, di certo, queste sinergie costituiscono un elemento significativo di responsabilità sociale e civile".

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