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Cronaca

"Metti una firma per una buona causa?": chi sono i volontari (non autorizzati) davanti all'ospedale?

Un banco di raccolta firme è apparso all'ingresso pedonale del Maggiore

"La metti una firma per una buona causa?" oppure "Vuoi firmare per aiutare i contadini?". Tre ragazzi, giovani, simpatici e gentili a cercano di attirare l'attenzione di chi passa dall'ingresso pedonale dell'Ospedale Maggiore di Novara. Ma cosa vogliono? Semplicemente una firma, dicono. 

Nel pomeriggio di ieri, martedì 2 ottobre, è apparso questo banchetto in largo Bellini. Non è chiaro esattamente che cosa vogliono i volontari: a qualcuno dei passanti è stato addirittura detto che avrebbe potuto firmare "per aiutarci" mettendo un nome inventato. Ma che senso ha firmare con un nome inventato? Una raccolta firme ufficiale prevede che venga scritto nome, cognome, data di nascita e numero di documento d'identità per avere una qualche validità legale. Ma poi una raccolta firme per cosa? In realtà non sono chiare le intenzioni di queste persone che si sono posizionate con un banco in una delle aree di maggior passaggio pedonale.

Sul banchetto di legno, coperto con un drappo verde, sono riportati i loghi della comunità Lautari, una onlus che si occupa di tossicodipendenti. Non è la prima volta che sedicenti volontari Lautari, privi di autorizzazioni, hanno cercato di raccogliere firme per motivi non ben specificati a Novara.  Come la scorsa volta la direzione dell'Ospedale Maggiore fa sapere che i sedicenti volontari non hanno chiesto le autorizzazioni per posizionarsi e che per questo verrà chiesto loro di allontanarsi. 

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