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Cronaca

Ready4Africa: tre ragazzi, una renault4 e tanta solidarietà

Un rally che si ripropone ogni anno, un appuntamento di solidarietà che i ragazzi novaresi non si sono lasciati sfuggire. Il loro viaggio sta per terminare e a breve torneranno in Italia con un bagaglio di emozioni inimmaginabile

Ready 4 Africa è un'associazione onlus nata in città il 17 aprile 2013 dalla forte volontà di tre amici. Si prefigge come scopo principale il supporto alle popolazioni in via di sviluppo mediante progetti umanitari sostenuti attraverso il fund raising, con una particolare attenzione ai Paesi del Continente africano.

"L'associazione - spiegano - nasce soprattutto per permettere ai suoi giovani componenti di aiutare chi si trova in emergenza, in difficoltà o chi semplicemente chiede un aiuto per vivere dignitosamente. Inutile sottolineare che al centro dei progetti troverà sempre posto il futuro del Mondo, cioè i bambini".  Anche quest'anno l'avventura dei tre amici novaresi è andata a buon fine. I ragazzi proprio in queste ore stanno facendo rientro in Italia. Noi di NovaraToday abbiamo raggiunto telefonicamente uno di loro che ci ha raccontato l'esperienza in presa diretta.

"Questa - racconta Andrea Galliani - è la 17° edizione del rally umanitario che come ogni anno è organizzato dalla Francia e aperto a tutti coloro i quali hanno la passione per i motori e la voglia di dare concretamente una mano alle popolazioni meno fortunate. Quest'anno l'obiettivo era arrivare ad addentrarsi nelle zone delle dune del deserto e consegnare come di consuetudine il pacco dono che contiene: lenti graduate offerte dal gruppo Lions di Novara, materiale scolastico per le scuole del posto, una carrozzina per disabili. Siamo partiti lo scorso 20 febbraio e attraverso un percorso che ci ha visto attraversare Francia e Spagna siamo giunti in africa, a ridosso delle dune, in pieno deserto".

Ready4africa - qualche immagine del viaggio

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Che accoglienza avete trovato? Un'accoglienza a dir poco calorosa. Ormai i cittadini del posto sono abituati, per loro il rally è come una grande festa, un evento unico che ogni anno aspettano con trepidazione. Una sera addirittura ci è capitato di essere accolti da una famiglia berbera che ci ha offerto il loro tipico thè. Anche i bambini ci hanno accolto in maniera davvero festosa e noi non ci siamo fatti trovare impreparati regalando loro delle caramelle.

Avete incontrato qualche difficoltà lungo il percorso? Qualche intoppo tecnico ci ha bloccato, ma grandi difficoltà non ve ne sono state. Lungo il percorso una notte abbiamo provato anche l'ebbrezza di dormire nel deserto. Una notte un pò freddina, il tempo minacciava una nevicata ma ce la siamo cavata.

"In questo momento - conclude Andrea - siamo sulla via del ritorno. Siamo già in Spagna a Granada con la voglia di rientrare a casa, ma con alle spalle un'esperienza che come ogni anno ci arricchisce culturalmente ma soprattutto umanamente: rientriamo con la consapevolezza di sapere di aver fatto ancora una volta del bene e questo lo vediamo soprattutto nella felicità espressa dagli occhi della popolazione, in particolare dei bambini".

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