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Cronaca

Rifiuti in Sicilia: in manette anche un imprenditore novarese

Ad essere stato arrestato è Giuseppe Antonioli, 53enne di Armeno, amministratore delegato della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea (Messina). L'indagine diretta dalla Procura di Palermo ha portato all'arresto di 5 persone

C'è anche un imprenditore novarese tra le cinque persone finite in manette nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo relativa ad un giro di corruzione legato allo smaltimento dei rifiuti in Sicilia.

La polizia ha arrestato Giuseppe Antonioli, 53enne di Armeno, amministratore delegato della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea (Messina). Antonioli si trova ora agli arresti domiciliari; è accusato di corruzione nell'ambito dei procedimenti amministrativi volti al rilascio o al rinnovo delle autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti.

Oltre all'imprenditore novarese, in carcere sono finiti il funzionario regionale (dell'Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia) Gianfranco Cannova, i fratelli Calogero e Nicolò Sodano (della discarica Soa Ambiente), e il titolare della discarica di Motta Sant'Anastasia (Catania) Domenico Proto.

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