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Cronaca

Assa, ritirare i sacchetti gratuiti è più complicato di quanto sembri

All'isola ecologica di via Sforzesca sono in distribuzione gratuita i sacchi rossi per la raccolta della plastica, ma il ritiro non è così immediato

La segnalazione arriva da un cittadino piuttosto infuriato. La questione è, o meglio sarebbe, molto semplice: "Sono a andato all’isola ecologica di via Sforzesca – spiega il novarese – per ritirare i sacchi gratuiti per la raccolta della plastica. La Tari (ossia la tassa sui rifiuti) è intestata a mia moglie, quindi ho portato il suo codice fiscale in originale, visto che so che è necessario per i controlli". Gli addetti Assa, infatti, attraverso il codice fiscale controllano che ogni intestatario della Tari avente diritto ritiri i sacchetti una sola volta e non "faccia il furbo". 

"Tutte le altre volte in cui mi sono recato a ritirare i sacchetti gratuiti è stato sufficiente mostrare il codice fiscale di mia moglie – prosegue il cittadino – ma questa volta no. Mi è stata chiesta una delega firmata da mia moglie. Sono allora tornato a casa e mia moglie ha scritto la delega su un foglio qualsiasi, senza scrivere gli estremi né del suo né del mio documento. Ovviamente quel foglio non aveva assolutamente alcun valore, ma quando sono ritornato all’isola ecologica questa volta, senza nemmeno guardare la delega, mi hanno dato i sacchetti”. 

"Mi chiedo – conclude – se sia davvero necessaria questa trafila, peraltro senza alcun valore legale, semplicemente per ritirare qualche sacco dell’immondizia".

Assa fa sapere che la prassi richiede la delega, su cui deve essere indicato il codice fiscale dell’avente diritto. Insomma, se non avete ancora ritirato i sacchi rossi per la plastica preparatevi un po’ di deleghe, non si sa mai.
 

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