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Cronaca

Polizia, il Sap dal Prefetto per sollecitare lo sblocco dei contratti

Nella mattina di venerdì il segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia ha incontrato il prefetto Francesco Paolo Castaldo, a cui ha consegnato una lettera da inoltrare al ministro Madia

Il Sap di Novara ha scritto al ministro Madia per chiedere lo sblocco dei contratti. La lettera è stata consegnata venerdì mattina al prefetto Francesco Paolo Castaldo dal segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia Michele Frisia "a un anno esatto - ha commentato Frisia - dalla sentenza della Corte costituzionale circa l'illegittimità del blocco dei contratti".

"Il contratto nazionale - si legge nella lettera - è un elemento centrale di equità sociale redistributiva alla base dell'intero sistema. Ogni lavoratore ha il diritto a una retribuzione sufficiente e proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto, nonché alla dignità professionale".

"Il ministro Madia - ha dichiarato Frisia - in un recente incontro con alcuni sindacati, ha sostenuto che il rinnovo dei contratti pubblici si terrà se ci sarà più sviluppo e maggiore crescita economica. Questo, oltre a sconfessare la sentenza della Corte Costituzionale, è un modo per continuare a temporeggiare, sbeffeggiando i dipendenti pubblici, primi tra tutti quelli del comparto sicurezza (oltre 300mila), i cui sindacati di riferimento non sono stati neppure invitati a sedere al tavolo delle trattative".

"Allo stato attuale, dunque, nessun contratto di lavoro è stato rinnovato - ha sottolineato ancora Frisia - nessuna trattativa è stata ancora instaurata e il Governo continua a perpetrare la sua condotta di illegittimità nei confronti degli uomini e donne delle forze dell'ordine. Legittimo rinnovo del contratto di lavoro e sblocco del turn over sono solo alcune delle nostre richieste; bisogna infatti aggiornare e implementare le dotazioni logistiche e l’equipaggiamento degli agenti (automobili, divise), nonché modernizzare la formazione degli operatori di polizia. Perché oltre alla mancanza di un contratto nazionale, gli agenti sono costretti a lavorare in condizioni di disagio: automobili rotte e vecchie, giubbotti anti proiettile scaduti o non idonei alla protezione delle armi 'pesanti', problematiche quotidiane che vengono superate solo grazie al senso del dovere e del sacrificio dei poliziotti".

Secondo il segretario del Sap, inoltre, a Novara, in particolare, ci sono anche altre criticità, "dovute ad una particolare scelta del questore. Di fronte a un incremento del 7% del numero totale del personale della Questura - ha detto Frisia - vi è stato un lieve aumento di agenti dedicati all’antiterrorismo, un lieve aumento del personale di pattuglia e una lieve diminuzione di quello dedicato a compiti prettamente burocratici. Fin qui sembrerebbe tutto a posto. Ma perché allora il personale del settore investigativo è sceso ben del 14%? La spiegazione è semplice. Perché gli agenti destinati ai corpi di guardia sono raddoppiati, un aumento che non ha permesso di investire su un settore strategico qual è quello delle indagini".

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