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Cronaca

Gli studenti dell'Acme disegnano le vetrine dei negozi di Novara

Tre le attività commerciali del centro coinvolte. Il docente Matteo Mocchi che li ha seguiti: "Gli allievi devono essere messi subito a confronto con il mondo reale"

Gli allievi dell’Accademia di Belle Arti Europea dei Media di Novara (Acme) vestono "d’estate" le vetrine del centro città.

Sono 14 gli studenti (Eleonora Chiodini, Jessica Colombo, Savuca Danci, Laura De Vecchi, Vanessa Direse, Jessica Fracazzini, Miryam Francioli, Lucrezia Moscardini, Marina Prandoni, Hany Quintana, Dario Scarsella, Zaira Screti, Gloria Smaja, Gloria Tentoni) che hanno da poco terminato il corso annuale "Rappresentazione architettonica dello spazio scenico: antropologia dello spazio" tenuto dal novarese Matteo Mocchi, designer, docente e fondatore dello Studio Bbmds, e che sono stati coinvolti in un progetto speciale.

I ragazzi, infatti, (che appartengono a tutte le classi del triennio) sono stati suddivisi in sette gruppi composti di due persone e impegnati nella realizzazione d’installazioni da posizionare nelle vetrine di tre attività commerciali del centro città che hanno dato la propria adesione all’iniziativa. Nello specifico, si tratta della boutique d’abbigliamento Isola Prina, di Caffè Rossanigo e di Paralumi & Cose, negozio specializzato in oggettistica e complementi d’arredo.

"Insegno da diversi anni - ha spiegato Matteo Mocchi - e una delle mie convinzioni più radicate è la necessità di rendere consapevoli del mondo fuori, i miei studenti. Le lezioni non possono essere solo cattedratiche perché la realtà, poi, è molto diversa. Così, come mi è già capitato anche in altri contesti, ho deciso di proporre ai miei allievi di Acme come progetto finale, dopo diverse esercitazioni svolte in classe durante l’anno, un lavoro concreto. Ho voluto catapultarli nel mondo reale fatto di persone, esigenze commerciali e di budget. Ho subito incontrato una grande disponibilità da parte dei negozianti che ho coinvolto e che hanno accettato di sostenere le spese per la realizzazione delle vetrine".

In un mese, (si è cominciato il 5 giugno) saranno realizzate, in tempi diversi, tutte e sette le vetrine progettate dai gruppi.

"I ragazzi - ha aggiunto Mocchi - hanno incontrato i commercianti, ascoltato le loro esigenze e poi progettato gli allestimenti. Successivamente, hanno presentato le idee ai committenti con tanto di preventivo e cercato un accordo. I momenti più difficili sono stati i primi incontri e i momenti di presentazione dei progetti perché sono stati i confronti a più diretti. Il tema? L’estate. Gli obiettivi? Creatività e bassi costi".

"Li ho spronati a fare ricerca sul tema dell’estate - ha sottolineato l’insegnante - a non proporre cose già viste. Ho consigliato di andare oltre all'immaginario collettivo legato a sabbia e conchiglie per ricercare emozioni e suggestioni più vicine alla spensieratezza ed alla vitalità che abitano l'estate. In sei hanno lavorato su Isola Prina, in quattro su Caffè Rossanigo e in quattro su Paralumi & Cose e sono stati tutti molto felici perché è stata un’esperienza utile. I ragazzi di prima sono entrati nell’atmosfera giusta, quelli di terza hanno un lavoro già portato a termine nel proprio bagaglio; per questo devo ringraziare l’Acme che ha dato il via libera a questo genere di attività. I ragazzi non hanno solo lavorato sulla parte progettuale ma allestito concretamente le vetrine. Ecco perché su queste ultime campeggiano vetrofanie con i loro nomi: chi ha lavorato si prende l’onore ma anche la responsabilità di ciò che ha fatto; proprio come accade nel mondo dei grandi".

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