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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Maggiore, primi successi nell'utilizzo di Ret Cam sui neonati prematuri

In pochi mesi sono stati sottoposti a valutazione retinica mediante Ret Cam 30 neonati, di cui 28 prematuri e due nati a termine; tre di questi sono stati sottoposti a trattamento laser

La donazione all’azienda ospedaliero-universitaria "Maggiore della Carità" di un’apparecchiatura (Ret Cam) all’avanguardia in Italia per la diagnosi della retinopatia del neonato prematuro, una patologia che spesso porta alla cecità, ha permesso in pochi mesi di raggiungere importanti risultati, grazie alla collaborazione tra i team dei reparti di neonatalogia e di oculistica.

Sono infatti stati sottoposti a valutazione retinica mediante Ret Cam 30 neonati, di cui 28 prematuri e due nati a termine; tre di questi sono stati sottoposti a trattamento laser.

L’acquisizione della Ret Cam e del relativo Argon laser a "caschetto" sono state rese possibili dall’intervento di ‘Neo-N’, l’associazione che affianca il reparto di neonatalogia, che ha coinvolto tre aziende novaresi (Igor Gorgonzola, Comoli Ferrari ed Electronic System), la Fondazione Comunità del Novarese e la Fondazione Bpn.

"La retinopatia del pretermine è tra le conseguenze più frequenti in caso di nascita fortemente prematura - ha spiegato il dottor Stefano De Cillà, responsabile della Struttura complessa di Oculistica - Si verifica infatti nel 20% dei casi e se non viene tempestivamente diagnosticata ed eventualmente trattata può determinare la compromissione permanente della capacità visiva. Nel nostro Centro tutti i neonati gravemente prematuri con peso inferiore a 1500 grammi vengono sottoposti a controlli oculistici con la Ret Cam. Sempre con la stessa apparecchiatura di si esegue la Fluorangiografia e così è possibile determinare quali neonati debbono essere sottoposti a trattamento laser, che avviene appunto grazie all’Argon 'a caschetto'".

"Grazie a Ret Cam e caschetto laser - ha aggiunto la dottoressa Federica Ferrero, responsabile della Struttura complessa di Terapia intensiva neonatale - è finalmente possibile completare il percorso diagnostico e terapeutico della retinopatia del pretermine al 'Maggiore', con benefici evidenti per i piccoli pazienti che non devono essere sottoposti allo stress del trasporto sia per i loro genitori che non dovranno subir ei disagi emotivi ed economici legati al trasferimento in un altro ospedale"

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