Tagli all'ospedale di Borgomanero: i sindaci scrivono alla Regione
Con una lettere indirizzata al presidente Chiamparino e all'assessore Saitta, i primi cittadini chiedono di rivalutare il ridimensionamento del nosocomio borgomanerese
Dopo l'annuncio dei possibili tagli previsti (si parla di circa 80 posti letto) per l'ospedale Santissima Trinità di Borgomanero, i sindaci del territorio hanno deciso di scrivere alla Regione per chiedere di rivalutare il ridimensionamento del nosocomio, che è un presidio importante per i comuni del borgomanerese e aronese.
In particolare, i primi cittadini dei Comuni del distretto sanitario di Borgomanero hanno quindi deciso di inviare una lettera indirizzata al presidente Sergio Chiamparino e all'assessore alla Sanità Antonio Saitta in cui manifestano gravi preoccupazioni in merito al futuro dell'assistenza sanitaria erogata sul territorio di competenza dell'Asl di Novara. Nella lettera i sindaci chiedono al governatore e all'assessore di venire di persona a Borgomanero, per valutare i servizi offerti dall'ospedale e individuare insieme ai sindaci soluzioni che determinino risparmio di risorse, ma che non comportino il sistematico smantellamento della sanità della provincia di Novara.
Gli amministratori chiedono inoltre alla Regione di: mantenere presso l'ospedale di Borgomanero almeno 243 posti letto; autorizzare la realizzazione di un secondo Hospice con sede presso l'ex ospedale di Arona, con almeno 10 posti letto; dare risposta al fabbisogno di posti di continuità assistenziale nell'Asl di Novara, che risulta di minimo 80 posti letto, da dedicare a pazienti con disabilità prevalentemente motorie e a pazienti neuropsichiatrici.
Nella lettera, i sindaci del territorio chiedono inoltre alla Regione di avviare un confronto con la direzione dell'Asl di Novara per capire quali sono i bisogni reali del territorio, anche in merito alle strutture indispensabili per meglio svolgere quel ruolo di "ospedale di frontiera" che compete al presidio di Borgomanero.