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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Treni: in Piemonte servizi tagliati del 7,5% in quattro anni

Quattordici le linee cancellate, e tariffe aumentate del 47,3%. Sono i dati di "Pendolaria", la campagna di Legambiente dedicata al trasporto ferroviario pendolare

Il Piemonte tra le regioni peggiori del Nord Italia per quanto riguarda il trasporto ferroviario.

A rivelarlo, i dati raccolti in "Pendolaria", la nuova campagna di Legambiente dedicata al trasporto ferroviario pendolare. Secondo l'indagine dell'associazione ambientalista, infatti, negli ultimi quattro anni in Piemonte sono stati tagliati il 7,5% dei treni. Di contro, le tariffe invece che diminuire sono state aumentate del 47,3%, subendo rincari tra i più alti d'Italia.

Dal 2010 ad oggi sono state cancellate ben 14 linee, tra cui la Santhià-Arona, la Novara-Varallo Sesia e la Sesto Calende-Oleggio. Quest'ultima tratta fa parte della storica linea Luino-Sesto Calende-Novara ed è stata soppressa senza alcun preavviso. Nella classifica delle 10 peggiori linee d'Italia per i pendolari, infatti, al settimo posto ci sono proprio le 14 linee ferroviarie piemontesi che sono state tagliate.

Con il lancio della campagna "Pendolaria 2014", Legambiente intende puntare i propri riflettori sullo stato del trasporto ferroviario regionale e sulle condizioni critiche di viaggio che i pendolari si trovano ogni giorno a dover affrontare. Dal 2010 ad oggi, infatti, si possono complessivamente stimare a livello nazionale tagli pari al 6,5% del servizio ferroviario, che in Piemonte hanno addirittura raggiunto il 7,5%.

"I tagli degli ultimi anni alla rete ferroviaria piemontese - ha commentato il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta Fabio Dovana - sono una ferita aperta per le migliaia di pendolari che ogni giorno, nonostante i mille ostacoli, cercano di raggiungere il proprio posto di lavoro in treno. Una ferita che è ancor più dolorosa per chi si è trovato costretto a sostituire il treno col proprio mezzo privato, soluzione più costosa, scomoda, pericolosa ed inquinante. Ci auguriamo che la Giunta Chiamparino voglia bloccare la lenta agonia del trasporto ferroviario e rilanciarlo anche come strumento utile al miglioramento della qualità dell’aria in una regione che soffre endemicamente di smog. In tal senso è positivo si stia avviando l’iter per la messa a gara del servizio anche se passeranno anni prima di poter toccare con mano i relativi benefici. Nell’attesa chiediamo alla Regione che si adoperi fin d’ora per abbandonare grandi opere di cui i cittadini non sentono minimamente il bisogno, come Tav e Terzo Valico, destinando quei fondi alla  riattivazione del servizio ferroviario pendolare, proprio a partire dalle 14 linee soppresse".

Secondo il rapporto di Legambiente, rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25% e le Regioni, a cui sono state trasferite nel 2001 le competenze sui treni pendolari, in larga parte dei casi non hanno investito né in termini di risorse né di attenzioni per recuperare la situazione.

"In Piemonte - ricordano da Legambiente - fanno eccezione gli sforzi per l’attivazione del Servizio Ferroviario Metropolitano torinese che con le sue 8 linee e un orario cadenzato costituisce finalmente una valida alternativa al mezzo privato per chi ogni giorno si sposta verso Torino o al suo interno".

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