Truffa del "caro nipote", nuovi casi segnalati nel novarese
L'appello del sindaco di Galliate Di Caprio. Come agiscono i truffatori
Ciao nonna, sono tua nipote, purtroppo sono in ospedale e ho bisogno del tuo aiuto.
Iniziano così le telefonate fatte al fine di derubare persone anziane e più deboli che hanno ripreso a verificarsi negli ultimi tempi nel novarese.
È la cosiddetta truffa del “caro nipote” che colpisce maggiormente gli anziani che vengono contattati su numeri telefonici di utenze fisse da medici, avvocati o altri professionisti raccontando che il nipote o il figlio è in ospedale a causa di un grave incidente e deve essere operato d’urgenza. Facendo leva sui sentimenti chiedono denaro o gioielli, per poter effettuare gli interventi, che verranno ritirati al domicilio da una persona di fiducia. Un’altra versione delle telefonate potrebbe essere: ciao nonna, ma come non mi riconosci? Il nonno o la nonna dice ah si è verso sei Laura (nome di fantasia) e parte il racconto del bisogno di soldi perché in ospedale.
A lanciare nuovamente l’allarme è Claudiano Di Caprio, sindaco di Galliate.
“Già alcuni mesi fa - racconta Di Caprio - il Comune ha organizzato un incontro pubblico al Salone Neogotico coinvolgendo i carabinieri di Galliate e la polizia locale. Abbiamo parlato con la cittadinanza raccontando come si muovono queste persone che hanno come unico scopo il trovare delle vittime da derubare.
È spaventoso - continua il sindaco - immaginare che esistono individui che osservano il quotidiano delle persone cercando più informazioni possibili da utilizzare per derubare la preda designata.
Ultimamente - avvisa Di Caprio - ci sono state molte truffe ai danni di anziani. Contattano - aggiunge il sindaco - le persone anche di notte, riferendo che un familiare o spacciandosi per tale (figlia o nipote), è in ospedale e necessita di intervento o trasfusione urgente e che l'operazione è costosa, per cui c'è necessità di avere a disposizione quanto prima del denaro o dei preziosi.
Chiedo la massima diffusione di questa tipologia di telefonata - questo l’appello del sindaco - affinché i soggetti più fragili possano essere informati di queste tecniche. Se qualcuno riceve questa telefonata - conclude Di Caprio- contatti le forze dell’ordine del territorio oppure il numero 112”.