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Economia Borgomanero

Borgomanero: lo stabilimento Liolà va verso la chiusura definitiva

Lo storico amministratore delegato Giulini, non avendo eredi, ha deciso di cessare la produzione di un marchio che ha dato lustro al made in Italy. Per i 65 dipendenti è stata avviata la Naspi

Nessun fallimento, la cessazione della produzione d'abiti d'alto livello è riconducibile a motivi anagrafici dell'unico ad che ha retto l'azienda dal suo nascere, nel 1958, fino ad ora.

Lo stabilimento madre Liolà si trova in via Matteotti dove vi è anche uno spaccio aziendale, ma in tutto il mondo esistono diversi show room.

Vittorio Giulini, 76 anni, ha ricevuto qualche proposta per far continuar a viver il marchio, però prima di cedere ciò che per lui rappresenta la sua immagine, la sua storia, la sua vita, deve esser certo di darlo in mano a qualcuno di affidabile, dunque, per ora, non c'è nulla di definitivo.

"Ho deciso d'arrestare l'attività per limite d'età e per mancanza d'eredi. Ho sistemato tutti con i sindacati, da vari anni ho accompagnato molto personale alla pensione, non è un fallimento, non un concordato, la società madre va avanti, ma arresta la attività produttiva, tutti verranno pagati fini all'ultimo euro - commenta il dottor Giulini - chiuderemo gradualmente nel corso dei prossimi 2 mesi, il personale sta terminando il periodo di preavviso che può andare da 15 giorni a 4 mesi, sarà un fatto graduale".

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