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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Cave: le aziende estrattive novaresi chiedono controlli mirati

Associazione Industriali di Novara e Associazione Piccole e Medie Industrie di Novara, Vco e Vercelli chiedono verifiche finalizzate a difendere il territorio e tutelare le imprese virtuose

Dopo la presentazione della nuova proposta di legge in materia di cave, sull'argomento intervengono le aziende estrattive aderenti all'Associazione Industriali di Novara e all'Associazione Piccole e Medie Industrie di Novara, Vco e Vercelli.

Con un comunicato congiunto, infatti, le aziende novaresi chiedono controlli finalizzati per difendere il territorio e tutelare le imprese virtuose.

"Oltre a esprimere l’auspicio che la recente proposta di riforma della Legge regionale di settore contribuisca a contrastare l’illegalità - si legge nel comunicato - riteniamo che un fondamentale contributo in questa direzione possa arrivare dalla regolare applicazione dei controlli sulle attività di cava ritenute più 'a rischio' sul territorio novarese. Le informazioni raccolte sulle attività estrattive, se messe a disposizione delle forze dell’ordine, potranno infatti agevolare gli auspicati interventi sanzionatori verso quelle gestioni condotte troppo spesso con una mentalità 'predatoria'".

"Riteniamo essenziale portare avanti un monitoraggio costante dell’evoluzione del fenomeno in termini quantitativi e qualitativi - fanno sapere le aziende estrattive novaresi aderenti ad Ain e Api - anche esercitando fattivamente quei poteri sostitutivi che vengono forniti dai protocolli territoriali, come quello siglato in Prefettura nel gennaio 2014, affinché si intraprendano le necessarie azioni sanzionatorie verso quei contesti sleali e fuorilegge che portano a un aggravamento della crisi delle nostre aziende più sane. Con la stesura del protocollo vennero, infatti, previste e annunciate costanti azioni di controllo e verifica delle attività di cava che, seppur auspicate e condivise da tutti gli attori della filiera, a oggi non hanno dato seguito a interventi risolutivi. Sono quanto mai necessari il costante svolgimento degli accertamenti antimafia, l’inasprimento delle sanzioni, la verifica dei procedimenti autorizzativi e l’attività ispettiva nei siti interessati, perché il sistema non ha ancora raggiunto i risultati attesi".

"Se tutto quanto previsto dal Protocollo venisse applicato con più regolarità ed efficacia - conclude il comunicato - oggi non ci troveremmo a commentare i 'soliti' articoli di denuncia di possibili infiltrazioni o conferimenti abusivi. Quello delle cave è purtroppo un comparto sempre più diffamato da poche e puntuali irregolarità, che tolgono competitività alla maggioranza delle imprese sane e regolari. L’intera provincia di Novara è caratterizzata dalla presenza di numerose realtà, attive e dismesse, rendendo particolarmente sentita l’esigenza di una sorveglianza efficace. In quest’ottica la cooperazione tra gli Enti è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di una maggiore legalità e tutela del settore e dell’ambiente. Troppo spesso, infatti, i siti vengono utilizzati abusivamente come centro di conferimento di rifiuti anziché come vere e proprie aree di attività estrattiva. Vogliamo, quindi, ribadire la nostra piena disponibilità alla completa e fattiva applicazione del Protocollo stipulato ormai quasi due anni fa e di tutti gli strumenti che con esso sono messi a disposizione, affinché il nostro territorio non debba mai più essere considerato 'a rischio' di infiltrazioni mafiose, abusivismo, corruzione o inquinamento ambientale".

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