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Elena Ferrara (Pd): "Una giornata con i viticoltori piemontesi"

Elena Ferrara, senatrice novarese del Partito Democratico, ha trascorso una giornata tra aziende vitivinicole, consorzi, cooperative di servizi, enti certificatori e di controllo tra torinese astigiano, alessandrino e tortonese con sconfinamento nell'oltrepo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Un viaggio nel complesso mondo del vino.

La Senatrice Elena Ferrara prosegue il suo tour piemontese che ha toccato aziende vitivinicole, consorzi, cooperative di servizi, enti certificatori e di controllo tra torinese astigiano, alessandrino e tortonese con sconfinamento nell'oltrepo. Un percorso che proseguirà nelle prossime settimana, nel novarese, per fotografare la situazione di un'eccellenza irrinunciabile per il Piemonte e per tutto il Paese.

"Con l’'Ispettorato centrale repressione frodi agroalimentari di Asti' e l'ente certificatore ValoriItalia 250 etichette Doc e Docg controllate in 15 Regioni) ho approfondito il tema dei controlli e della  prevenzione ed abbiamo condiviso l’importanza di lavorare in sinergia con coltivatori e produttori affinché le buone prassi si diffondano in tutto il territorio". Temi anticipati nell'incontro con l'associazione Vignaioli Piemontesi (41 cantine cooperative ed oltre 500 aziende vitivinicole singole).

"Il dialogo con i viniviticoltori, Paolo Sartirano e Carlo Volpi, e presidenti di cantine come Paolo Recagno e Luigi Ferrari - spiega Ferrara - sono stati determinati per individuare i temi chiave che dovranno essere portati all’attenzione della Commissione Agricoltura del Senato. Questioni non rinviabili, secondo la Senatrice, per consentire al settore di crescere ed esprimere tutte le sue potenzialità. Per aziende che esportano tra il 75 ed il 90% della produzione – aggiunge - è fondamentale la salvaguardia della qualità, così come la capacità di coordinare una promozione efficace dei vini made in Italy, insieme alla cultura e al territorio".

L’esigenza prioritaria è però quella della semplificazione. "I produttori - puntualizza la Senatrice novarese - ci chiedono di ridurre le sovrastrutture, concentrare le funzioni di controllo in un unico soggetto e fornire interlocutori pubblici ed enti che offrano servizi funzionali alla promozione dei prodotti, in particolare oltre confine, e semplifichino la vita delle imprese.Da non sottovalutare, infine, la richiesta, chiara e condivisa, di un’attenzione particolare alle professionalità che operano nel “Vino”. La formazione degli operatori – sottolinea Elena Ferrara - è un elemento strettamente correlato alla qualità del prodotto: una stretta collaborazione tra scuole specializzate ed aziende, secondo i produttori, può fare la differenza. In questo senso la visita al Centro Sperimentale di Riccagioia, nella vicina Lombardia, è stata illuminante: in un unico luogo si incontrano formazione, ricerca, studio e produzione».Un percorso istruttivo. Una sorta di corso intensivo - conclude la senatrice - che intendo ripetere su altri territori, Novarese in primis. Il mio impegno è quello di portare il territorio con me, in Commissione Agricoltura e dar voce a tutti i soggetti che hanno lamentato un preoccupante disinteresse da parte delle massime istituzioni.

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