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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Associazione Industriali, imprenditori novaresi ottimisti per il 2016

Secondo la ricerca dell'Ain il saldo tra gli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quelli che sono pessimisti sull’incremento della produzione registra una forte crescita, con il miglior risultato dell'ultimo decennio

Buone prospettive, quantomeno nel breve termine, per l'industria novarese. Secondo le previsioni congiunturali elaborate dall’Associazione Industriali di Novara per il secondo trimestre del 2016, il saldo tra gli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quelli che sono pessimisti sull’incremento della produzione registra una forte crescita (a 20,9 punti, rispetto ai 6,9 del primo trimestre dell’anno) attestandosi a un livello superiore alla media piemontese (10,4 punti) e raggiungendo i valori più alti dell'ultimo decennio.

Migliora anche l’indicatore relativo alle intenzioni di ricorso alla Cassa integrazione guadagni (che utilizzerà l’8,8% delle aziende, rispetto al 15,9% del primo trimestre 2016), mentre rimangono su buoni livelli le prospettive di investimenti “marginali”, previsti dal 51,1% delle imprese (rispetto al precedente 48,9%), e di quelli “significativi”, programmati dal 30,4% del campione (rispetto al precedente 34,1%). 

Sui livelli minimi si attesta l’indicatore relativo ai ritardi negli incassi rispetto ai tempi di pagamento pattuiti, segnalati dal 28,9% delle aziende a fronte del precedente 30,6%.

"Nonostante le molte incertezze che ancora caratterizzano il fronte macroeconomico e geopolitico – commenta il presidente dell’Ain, Fabio Ravanelli – fa decisamente piacere registrare dati così positivi. Se verranno confermati dalle prossime rilevazioni saranno il segnale del consolidamento di una fase di ripresa che, nonostante una innegabile debolezza, sembra ormai essere avviata".

A livello settoriale migliorano le previsioni nel metalmeccanico, dove il saldo ottimisti/pessimisti relativo alle aspettative di produzione ritorna positivo, passando da -11,1 a 26,7 punti, e la ripresa della domanda interna riesce a compensare il lieve calo delle attese di esportazioni . Andamento contrastante, invece, nel settore chimico, dove a un lieve incremento dei saldi ottimisti/pessimisti sulla produzione (29,4 punti rispetto ai 26,3 del primo trimestre) fa da contraltare una flessione di quelli sugli ordinativi.

Migliora leggermente la situazione nel comparto tessile/abbigliamento, con il saldo sulla produzione che dopo cinque rilevazioni torna in positivo, insieme a quello sugli ordini (entrambi a 12,5 punti, contro i precedenti -10), mentre nell’alimentare, a fronte di saldi ottimisti/pessimisti a livello zero, si registra un andamento contrastante dei saldi sugli ordini, con un calo da zero a -7,7 punti di quelli totali e un incremento da 10 a 23,1 punti di quelli dall’estero.

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