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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Industria manifatturiera novarese: inizio d'anno positivo

Produzione in crescita del +2,9% nel primo trimestre 2014. A rivelarlo è la 170a "Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera", che vede Novara posizionarsi sul podio delle tre migliori performance provinciali

Nuovo risultato positivo per l’industria manifatturiera novarese, che dopo aver concluso il 2013 con una crescita della produzione, andando ad invertire la serie di flessioni registrate negli otto trimestri precedenti, evidenzia un incremento anche in apertura d’anno.

Tra gennaio e marzo 2014 aumentano infatti, rispetto allo stesso periodo del 2013, sia la produzione (+2,9%) che il fatturato (+4,9%).

A rivelarlo è la 170a "Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera", che vede Novara posizionarsi sul podio delle tre migliori performance provinciali, dopo Torino e Cuneo: tutti i territori evidenziano variazioni positive della produzione, ad eccezione di Alessandria e del Verbano-Cusio-Ossola, con una media regionale che si attesta al +3,5%.

L’indagine ha coinvolto nel Novarese 155 imprese, per un totale di circa 8.290 addetti ed un fatturato superiore ai 2,5 miliardi di euro.

"Il 2014 si è aperto all’insegna di un miglioramento generalizzato degli indicatori - ha commenta Francesco Del Boca, presidente della Camera di Commercio di Novara - che conferma l’inversione di tendenza registrata nel trimestre scorso e l’avvio lungo il cammino della ripresa. Il dato più interessante è sicuramente la ritrovata fiducia verso il futuro; gli imprenditori e i lavoratori hanno colto l’esigenza di un cambiamento e stanno reagendo di conseguenza, continuando a 'seminare', ossia a lavorare ed innovare, nonostante le difficoltà. Spetta ora alle istituzioni garantire le condizioni necessarie per far sì che questo impegno porti frutto e dimostrare, coi fatti, di essere meritevoli di fiducia.

L’aumento complessivo della produzione industriale è sostenuto da tutti i comparti di attività economica, in particolare dal metalmeccanico, la cui performance si attesta al +3,7% (+3% per le sole rubinetterie). Inferiori alla media provinciale, ma ampiamente positivi anche i risultati della chimica-gomma-plastica e del tessile-abbigliamento (il cui output produttivo cresce in entrambi i casi del +2,5%); più contenuto l’incremento registrato dal comparto alimentare, in ascesa del +1%.

L’analisi della domanda conferma un miglioramento anche sul fronte delle commesse sia interne che estere, con un leggero rialzo degli ordinativi domestici (+0,5%) ed un incremento maggiore di quelli provenienti dall’estero (+4,5%). Se l’aumento della domanda oltreconfine coinvolge tutte le attività economiche, il quadro della domanda interna appare più eterogeneo, con risultati in discesa per quanto riguarda l’alimentare (-4,1%) e il tessile-abbigliamento (-2%).

Per il periodo aprile-giugno 2014 gli imprenditori esprimono aspettative più rosee rispetto a quelle manifestate nelle precedenti indagini, che apparivano improntate ad una grande cautela. Oltre il 37% degli intervistati dichiara di aspettarsi un aumento della produzione industriale, a fronte del 16,6% che ne prospetta un calo, generando un saldo di opinione positivo pari a 20,7 punti percentuale.

Le previsioni ottimistiche prevalgono anche relativamente al fatturato, atteso in crescita dal 28,2% degli imprenditori, quota che supera di 10,3 punti percentuale quella dei pessimisti. Aspettative favorevoli vengono espresse anche nei confronti degli ordinativi esteri, il cui saldo ottimisti/pessimisti si assesta sui 7 punti percentuale.

L’unico indicatore dissonante è rappresentato dalla domanda interna, rispetto alla quale prevale un’attesa di stazionarietà: il 18,1% degli intervistati prevede un aumento delle commesse interne, mentre il 18,5% ne ipotizza un calo, con un conseguente saldo di opinione pari a -0,4 punti percentuali.

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