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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Industria manifatturiera novarese: nel 2° trimestre 2017 crescono produzione e fatturato

La 183esima "Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera" vede Novara posizionarsi al quinto posto nella classifica delle performance provinciali piemontesi

Nuovo risultato positivo per l’industria manifatturiera novarese che tra aprile e giugno 2017 evidenzia un aumento della produzione, cresciuta del +1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento anche del fatturato, pari al +2,4%.

La 183esima "Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera" vede Novara posizionarsi al quinto posto nella classifica delle performance provinciali piemontesi guidata da Torino (+4,8%), con risultati positivi per i restanti territori e una media regionale pari al +3,2%. L’indagine ha coinvolto nel novarese 166 imprese, per un totale di oltre 8100 addetti ed un fatturato superiore ai 2,6 miliardi di euro.
 
"I trend della produzione industriale e del fatturato si confermano positivi, seppur con risultati meno vivaci di quelli particolarmente favorevoli registrati in apertura d’anno - commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara - I dati complessivi risentono della doppia velocità a cui viaggiano i diversi comparti di attività economica, con in testa metalmeccanico e chimica-gomma-plastica, che evidenziano ritmi di crescita convincenti, mentre sistema moda e alimentare accusano rallentamenti e frenate. In questa fase è importante evitare che la prudenza con cui gli imprenditori guardano al futuro possa bloccarne gli investimenti, soprattutto in settori strategici e più che mai attuali, come quello della digitalizzazione: a questo proposito mercoledì 27 è in programma presso l’Ente camerale un incontro dedicato alle opportunità di finanziamento del Piano Industria 4.0, che grazie alla presenza dei funzionari di Ministero dello Sviluppo Economico ed Agenzia delle Entrate consentirà di conoscere nel dettaglio le singole misure a disposizione delle imprese piemontesi".
 
Il metalmeccanico si conferma il principale sostenitore dell’incremento complessivo della produzione industriale, con una performance pari al +6,7%, cui fa seguito il +6% messo a segno dalla chimica-gomma-plastica. Pressoché stabile l’alimentare, mentre il tessile-abbigliamento evidenzia un calo produttivo del -5,7%.
 
Analogo l'andamento dei dati tendenziali relativi al fatturato: nel confronto con il secondo trimestre 2016 il valore delle vendite è infatti salito del +2,4% a livello complessivo, grazie alla variazione positiva evidenziata dal metalmeccanico, che registra un incremento del +5,1%, e alla crescita della chimica-gomma-plastica, in aumento del +5%. Stazionario invece il fatturato dell’alimentare, con una modesta flessione del sistema moda (-1,4%). Il focus sul fatturato realizzato con i clienti esteri evidenzia un andamento complessivo più favorevole (+4,2%), con variazioni ampiamente positive per tutti i comparti di attività economica, che oscillano tra il +6,9% del metalmeccanico e il +4,5% dell'alimentare. Anche in questo caso, tuttavia, il risultato del tessile-abbigliamento si conferma in controtendenza, con un diminuzione a due cifre che supera il -10%.
 
L’analisi della domanda evidenzia risultati positivi sul fronte degli ordinativi esteri, in aumento del +6,5%, mentre il mercato interno si mantiene stabile. Il metalmeccanico evidenzia, in particolare, un aumento vivace delle commesse estere, che crescono di ben il +10,2%, ed uno meno intenso, pari al +2,6%, di quelle interne. Ampiamente positivi anche i risultati della chimica-gomma-plastica, soprattutto per quanto riguarda gli ordini oltreconfine (+5%), che appaiono, invece, in diminuzione per il tessile-abbigliamento (-4,5%), con variazioni più favorevoli del sistema moda sul mercato interno (+2,9%). Per quanto riguarda l’alimentare, gli ordinativi esteri risultano stabili, quelli domestici in calo (-3,4%). 
 
A livello generale per il periodo luglio-settembre 2017 gli imprenditori novaresi esprimono aspettative meno favorevoli rispetto al trimestre precedente. I saldi di opinione complessivi vedono prevalere i pessimisti rispetto a tutti principali indicatori: produzione (-27,9%), fatturato (-20,2%) e ordinativi (-18,3%), ma va comunque considerato che nella metà dei casi (salendo al 60,4% per la domanda estera) gli intervistati prevedono un andamento stazionario.
 
 

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