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Economia

Nuovo ospedale: ma cosa ne sarà degli edifici storici del Maggiore?

Con la futura costruzione della Città della Salute la struttura dell'attuale ospedale sarà dismessa: al via un tavolo per deciderne le sorti

La nuova Città della Salute e della Scienza vedrà la luce nei prossimi anni: entro il 2018 sarà posata la prima pietra e partiranno i lavori per la costruzione del nuovo ospedale di Novara.

Ma cosa ne sarà di quello vecchio? Il Maggiore della Carità è composto da numerosi edifici, alcuni dei quali sono stati progettati da Alessandro Antonelli in persona, come ad esempio il padiglione di traumatologia, altri invece risalgono alla prima struttura, sorta nel Seicento. Il Maggiore ha un'importanza quindi non solo dal punto di vista "sanitario", ma anche storico e artistico, visto che racchiude diversi secoli di vita della città.

Per questo il 6 febbraio si è tenuto il primo incontro dei rappresentanti del Comune e dell’Azienda ospedaliero universitaria: un gruppo di lavoro che ha l'obiettivo di valorizzare dal punto di vista artistico e culturale lo storico ospedale novarese. 

"Si è trattato – spiegano l’assessore alla Città della Salute Angelo Sante Bongo e l’assessore all’urbanistica Federica Borreani – di un’iniziativa informale che abbiamo deciso di promuovere in una prospettiva futura: come noto, infatti, con la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, gli edifici del “Maggiore” saranno dismessi ed è pertanto corretto definire preventivamente il valore che una parte delle costruzioni ha, valutandone, oltre al pregio, la corretta destinazione d’uso e i possibili interventi di recupero, per arrivare a far conoscere ai cittadini il valore artistico del vecchio ospedale, integrandolo così nel circuito dei monumenti cittadini".

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