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Economia

Prosegue la ripresa dell'industria novarese

Inizio d'anno improntato all'ottimismo secondo l'indagine dell'Ain. Indicatori in calo ma ancora positivi in tutti i principali settori produttivi

Inizio d’anno positivo per l’industria novarese. Secondo le previsioni congiunturali elaborate dall’Associazione Industriali di Novara per il primo trimestre del 2018, il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione tra gennaio e marzo si attesta a 18,1 punti rispetto ai 28,9 del trimestre precedente e rimane, nonostante la frenata, in territorio positivo per il 12mo trimestre consecutivo, oltre che superiore alla media piemontese (10,8 punti).

Il dato sulle attese di ordini totali cala da 25,2 a 15,7 punti (11,3 il dato regionale), mentre il saldo ottimisti/pessimisti sulle previsioni di esportazioni sale da 10,9 a 13,5 punti (9,3 in Piemonte), confermando una crescita costante dalla prima metà del 2016.

"Il 2017 - commenta il presidente dell’Ain Fabio Ravanelli - è stato un anno di ripetuti record, durante il quale molti indicatori congiunturali hanno raggiunto i valori più alti degli ultimi dieci anni. Nonostante il consolidamento previsto a inizio 2018 il sistema industriale novarese si conferma solido e dinamico e solo 'incidenti di percorso' che materializzino uno dei tanti rischi geopolitici che affollano il panorama internazionale potrebbero compromettere una ripresa che, grazie al miglioramento dei fondamentali, può proseguire nel medio termine".

Il mercato del lavoro conferma i dati delle ultime rilevazioni, con un saldo ottimisti/pessimisti sulle aspettative di nuove assunzioni stabile a 16 punti (6,3 la media regionale), mentre le aziende che dichiarano l’intenzione di ricorrere alla Cassa integrazione guadagni calano ulteriormente, dal 3,1% all’1% (sono l’8,2% in Piemonte).

"Si tratta di dati confortanti - osserva il direttore dell’Ain Aureliano Curini - e che auspichiamo possano portare a una ripresa strutturale anche dei livelli occupazionali".

Sostanzialmente stabili sono sia le previsioni di investimenti "significativi", programmati per il primo trimestre 2018 dal 37,1% delle imprese, sia quelle di investimenti "marginali", che coinvolgono il 45,7% del campione (rispettivamente 27,4% e 48,9% i dati regionali), mentre raggiunge un nuovo minimo decennale l’indicatore relativo all’andamento dei ritardi negli incassi, segnalati dal 22,8% delle imprese (26,8% in Piemonte).

A livello settoriale le aspettative rimangono positive in tutti i principali comparti, anche se le attese di produzione e di ordini totali sono caratterizzate da una significativa contrazione, rispetto alla precedente rilevazione, dei saldi ottimisti/pessimisti: da 33,3 a 12,5 e da 25 a 9,1 punti, rispettivamente, nel metalmeccanico, dove comunque non si prevedono ricorsi alla Cassa integrazione; da 41,2 a 30,8 e da 35,3 a 30,8 punti, rispettivamente, nel chimico, dove peraltro crescono le previsioni di allargamento della base occupazionale. In controtendenza
il tessile-abbigliamento, che vede crescere lievemente le aspettative di produzioni e di ordini dall’estero, e in lieve aumento l’export nell’alimentare.

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