“Strasbi, l’amore non è cieco, è STRASBIco” a Cerano
Domenica 10 febbraio, alle ore 15.30, sarà presentato, presso la sala Consiliare del Comune di Cerano, Piazza Crespi 11, il racconto “Strasbi, l’amore non è cieco, è STRASBIco”, ultima produzione letteraria dalla scrittrice di Pavia Elena Vigni.
L’evento di domenica avrà l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare dell’Associazione “Dona un Sorriso”, con sede a Cerano, che si occupa del progetto di accoglienza terapeutica dei minori di Chernobyl.
Sarà un pomeriggio molto divertente in cui la scrittrice Elena Vigni presenterà il proprio racconto intitolato “Strasbi, l’amore non è cieco, è STRASBIco”. Si tratta della storia appassionante di un polletto coraggioso e tenace che scappa dal recinto in cui vive rinchiuso con i suoi fratelli che lo beffeggiano continuamente per il suo occhietto strabico; durante la sua fuga incontrerà due tate dal cuore grande che lo aiuteranno nel suo percorso di emancipazione e nella sua nuova vita volta ad aiutare i più deboli. “La storia di Strasbi, i cui temi sono il coraggio di vincere l’emarginazione e le proprie paure, la determinazione nel raggiungere un risultato importante e l’amicizia che fa superare ogni difficoltà – spiega la scrittrice Vigni - è rivolta a grandi e piccini e vuole essere un messaggio di amore e di speranza, volto alla sensibilizzazione, perché il presupposto per una società migliore è quello di educare le giovani generazioni al rispetto dell’altro”. Strasbi nasce come progetto per la raccolta di fondi a favore di associazioni e strutture che si occupano di tutti quegli esseri umani additati come “diversi”, di bimbi e adulti portatori di handicap, vittime di bullismo o con problemi di salute in genere. Ma anche di animali abbandonati ed emarginati per i più svariati motivi. “La prima tappa – spiega Elena Vigni – è stata quella a favore del Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale San Matteo di Pavia, che ha visto la presenza del mitico Gabibbo direttamente dal tg satirico Striscia la Notizia di Canale5. La seconda, sarà quella a favore dell’Associazione “Dona un sorriso” di Creano (No), per il finanziamento dell’accoglienza e risanamento (dalle cellule contaminate dalle radiazioni) dei bambini della Bielorussia durante il loro soggiorno estivo in Italia. Ne seguiranno altre e non solo in Lombardia. Ad allietare la giornata ci sarà anche la presenza di un pupazzo di gommapiuma rappresentante il polletto strabico Strasbi, per l’intrattenimento di grandi e piccini. Ai bimbi sarà, inoltre, distribuito un foglio con l’immagine di Strasbi in bianco, affinché possano colorare e raffigurare il simpatico pennuto secondo la loro fantasia. I disegni saranno poi esposti on line all’interno della pagina Facebook e del sito web dedicati”.
Sinossi:
“Strasbi” è la storia di un polletto coraggioso e tenace che scappa dal recinto in cui vive rinchiuso con i suoi fratelli che lo beffeggiano continuamente per il suo occhietto strabico; durante la sua fuga incontrerà due tate dal cuore grande che lo aiuteranno nel suo percorso di emancipazione e nella sua nuova vita volta ad aiutare i più deboli. Un racconto edificante che racchiude in sé le ferite, i dolori, le speranze e le emozioni di molti di noi, discriminati ed emarginati dalla maggioranza perché “diversi”, e che vuole rappresentare un magico progetto di riscatto e superamento del buio nel trionfo della vita. Uno squillo di tromba alto e chiaro che ci sprona a tirarci fuori da questa foresta cupa della nostra società in cui indifferenza, bullismo, emarginazione e discriminazione detengono lo scettro. Lacrimuccia e tanta energia.
Biografia:
Elena Vigni nasce a Pavia nel 1970. Giramondo, eclettica, bizzarra, ironica, ma anche molto sensibile alla sofferenza degli esseri umani e degli animali. Da sempre attiva con opere di volontariato e raccolte fondi per i più deboli e più sfortunati, scende oggi in campo con “Strasbi, l’amore non è cieco, è STRASBIco”, volume che racchiude un messaggio di amore, di speranza e di sensibilizzazione, perché il presupposto per una società migliore è quello di educare le giovani generazioni al rispetto dell’altro.