L'orchestra del Conservatorio Cantelli in concerto al Coccia
Prosegue la collaborazione fra l’Issm "G. Cantelli" e il Teatro Coccia di Novara con la programmazione di un concerto speciale che avrà luogo sabato 23 maggio alle ore 21.
L’orchestra del Conservatorio torna infatti protagonista di un impegnativo concerto sinfonico che vedrà anche la partecipazione di due solisti speciali: il pianista polacco Piotr Szychowski e il mezzo-soprano russo Dina Perekhodko.
Questo appuntamento prosegue e incrementa il rapporto fra diverse istituzioni.
Sotto la direzione del M° Giorgio Tagliabue, l’orchestra prosegue il suo cammino artistico con un programma che vede musiche di Mozart, accostate a quelle di Mendelssohn e Mahler. Nel dettaglio, la serata si aprirà con Mahler e un lied tratto dal famoso ciclo "Des Knaben Wunderhorn" ("Il corno magico del fanciullo"), dal titolo "Wo die Schönen Trompeten blasen". Si tratta di una composizione toccante e struggente, tipicamente tardo-romantica, dove si descrive l’estremo commiato all’amata da parte di un giovane soldato. Solista del Lied il mezzo-soprano russo Dina Perekhodko.
Seguirà poi Mozart con il Concerto per pianoforte e orchestra in do minore K 491. Pagina intrisa di quel tragico fatalismo che troveremo un anno più tardi anche nel Don Giovanni, il Concerto K 491 prevede un organico molto ampio, il più ampio mai utilizzato da Mozart nei suoi concerti per pianoforte. Oltra agli archi, anche un flauto, un oboe, clarinetti, fagotti, corni, trombe e timpani. Solista del concerto il giovane pianista polacco Piotr Szychowski che è stato scelto dal Conservatorio Cantelli in quanto talento da valorizzare e far conoscere anche alle nostre latitudini.
Infine, il programma prevede l’esecuzione della Sinfonia n.5 in Re maggiore op. 107 ("Riforma") di Felix Mendelssohn. Questa fa parte della raccolta delle 5 sinfonie a grande orchestra, nelle quali figurano le famose Sinfonie n. 3 ("Scozzese") e n. 4 ("Italiana"). La sinfonia n. 5 è soprannominata anche "Riforma" perché intesa a celebrare il 300esimo anniversario della confessione Augustana, l’avvento del protestantesimo.
Per tali motivi, al suo interno troviamo chiari riferimenti a solenni melodie di stampo luterano e un utilizzo preciso di alcuni procedimenti prettamente polifonici, un uso intenso del contrappunto col fine di donare all’intera partitura un’aura di sacralità e di austerità.